Quando si fanno domande sull'allungamento, occorre avere chiaro in mente cosa si vuole domandare: se il caso specifico, o questo come esempio prototipico della variazione-incrremento in generale.
Quando la dmd e' posta nel contesto dell'allungamento delle molle, ed e' anche il primo esempio di variazione, o uno dei primi, allora conviene essere specifici; sara' in seguito, dopo altri casi di variazione, che si potra' fare una generalizzazione.
mi ha colpito un allievo (Branchetti) che invece di disegnare in astratto L1 e L2 con segmenti, ha disegnato lo zig-zag della molla, e l'allungamento come segmento.
ΔL = L2 – L1
L2 lunghezza nello stato 2 (es: dopo)
L1 lunghezza nello stato 1 (es: iniziale)
L2 lunghezza nello stato 2, variato
L1 lunghezza nello stato 1, di riferimento
L1 allungamento iniziale
L2 allungamento finale
c: "allungamento" invece di "lunghezza"
Allungamento di un elastico in senso specifico. | Doc.
111 | Allungamento della molla, formula di definizione: ΔL = L- L0 | 2 | 7 |
- ΔL allungamento | 1 | ||
- L lunghezza della molla forzata | 1 | ||
- L0 lunghezza della molla non forzata | 1 | ||
Altre 2 formule: L= L0+ ΔL L0 = L - ΔL | 2 |
111 | Formula definitoria dell'allungamento: ΔL = L- L0 | 2 | 8 |
ΔL allungamento, L lunghezza attuale, L0 lunghezza nello stato di riferimento | 4 | ||
Altre 2 formule: L= L0+ ΔL L0 = L - ΔL | 2 |