d: perche' l'ombra viene dietro?
E' UN PERCHE' VIETATO O E' UN PERCHE' SENSATO? BEH, INTANTO E' UN PERCHE' DA
VEDERE: E' COSI' PERCHE' E' COSI'.
b: Io cammino, l'ombra viene anche davanti
questa e' la prima cosa che i b dicono; bene, cosa vuol dire davanti, davanti
rispetto a che?.
Guardate, senza malvagita', QUESTE COSE E' BEN DIFFICILE SBROGLIARLE CON LE
SCHEDE davanti-dietro-sopra-sotto.
Vediamo qualche diapositiva. [l'esposizione segue lo schema: - descrizione d situazione richiamata dalla diapositiva - commento; schema che si e' cercato di rendere con opportuna impaginazione].
Anche per dire quanto delle cose che normalmente uno fa, anche per altri motivi, possono essere interpretati in certi modi.
Guardate cosa vi disegna la gente: qui c'e' il problema, di cui parlavamo
prima, di RAPPRESENTARE UNA INTEREZZA, che e' una specie di oggetto girotondo,
che pero' non si riesce a prendere tutto insieme nella sua "tondita'";
c'e' tutto questo problema di come sono scaraventate le diverse persone che non
si danno la mano, ma sono connesse dalla linea ideologica che dice il girotondo.
Guardate, queste sono cose che val la pena non solo di farle produrre, ma poi di
discuterle.
Questo e' un altro girotondo, della stessa sezione.
Uno puo' vederci infinite cose: se li portate da uno "psi" [psicologo]
...; io dico: guardate da un punto di vista spaziale, cosa vuol dire
interpretare lo spazio, le direzioni, davanti, dietro, sopra, sotto, ecc.
Questa e' una serie in cui era stato detto ai b di fare il disegno di COME SI
FA A CADERE. Allora questo ha comportato che questi hanno passato un lungo tempo
a cadere e guardarsi cadere, poi a provare a disegnarle e poi a dire: non e'
proprio cosi' che si cade.
Vedete, il compito e' duro, non e' di rappresentare la bella statuina, ma ...
Queste sono cadute varie [risate della platea], ce n'e' di tutti i tipi: con le
gambe incrociate, ... Cioe': cosa succede quando uno cade ...
Questa era una serie di fotografie di ballerine ... voi fate come loro ... Qui
c'e' tutta un'attivita' d b ... come fa quella a stare sulle punte, non ci sta
ferma, quindi si muove, erano stati a teatro, poi rifacevano. Era stato poi dato
un compito di riprodurre con del materiale e dei disegni.
Qui c'e tutto un discorso di schematizzazione.
Quella e' micidiale, se lo guardate, quelli ci stavano a cercare di fare quella
mossa e poi ... a rifarlo con fil di ferro o col disegno.
Queste sono altre posizioni.
Questi sono quegli OMINI SNODATI che si comperano nei negozi di pittura. Sono un
oggetto fondamentale, li mettono in forma: si guardano loro in che posizione
sono, mettono l'oggetto e poi lo disegnano; oppure mettono l'oggetto ... tu fai
cosi' ...
Questi sono dei corpi; c'e' tutto un discorso di biologia; adesso ve ne
mostro tanti. C'e' di nuovo un problema di spazio che voglio dire: guardate
questo e' uno spazio un po' tremendo poiche' e' uno SPAZIO CHE NON SI VEDE,
anche se ci sono degli indizi dall'esterno. Uno si fa un modello. Questi li
sapete, ce ne avrete anche voi tantissimi.
Quello che voglio dire e': sono tutti della stessa sezione, le diverse cose che
vengono, e di nuovo la diversa spazializzazione, il tipo di relazioni che ci
sono ...
Questa e' una cosa ancora peggio ... perche' questi sono cervelli. Che senso ha
fargli disegnare il cervello? Sembra una faccia, ma e' un cervello. Vedete,
molte sono facce con il sistema percettivo. Disegnare degli occhi con dei FILI
che vanno nella bocca ecc. guardate, sono cose grosse: VUOL DIRE CONNETTERE una
cosa con un'altra, l'USO DELLO SPAZIO IN TERMINI ANALOGICI (diciamo cosi').
Queste sono mappe di percorsi della classe, e' un altro livello di b: sezione
3 anni. Percorsi fatti nella classe con sedie, tavoli, cose da saltarci sopra,
girare attorno, chinarsi, saltare, ecc.
Vedete ... c'e' tutto un problema di organizzazione spaziale. Guardate,
L'ORGANIZZAZIONE SPAZIALE CHE VIENE SUL DISEGNO NON E' QUELLA CHE LORO HANNO IN
TESTA perche' tutti questi b il percorso lo hanno fatto, queste sono le mappe.
CHE RELAZIONE C'E' TRA QUELLO CHE UNO DISEGNA, QUELLO CHE UNO HA IN TESTA, E
QUELLO CHE UNO FA? NON E' MAI UNA RELAZIONE 1 A 1. E' inutile illudersi: gli
faccio fare il disegno, cosi' capisco quello che ha in testa. Loro il percorso
ce lo avevano in testa benissimo, i disegni li fanno in maniera diversa. Questo
serve a dire: attenzione com'e' complicata la testa, come sono complicate le
relazioni che ci sono. Quello che secondo me e' molto importante e' la varieta'
delle cose.
Queste sono palline che rotolano su piste varie.
Vedete, c'e' tutto il problema: quante palline ci metto, come disegno le piste.
Questi sono i cerchi che corrono con I SEGNI DEL MOVIMENTO.
EPILOGO
Che senso ha questo [che abbiamo visto]? focalizzare l'attenzione su quanto e'
complicata la dinamica di conoscenza che sta dietro questa appropriazione di
questi spazi. Quanto sia complicata lo vediamo dai disegni che fanno; i disegni
che fanno non sono quello che loro hanno in testa, esattamente come le parole
che dicono non sono quello che loro hanno in testa, sono segni che emergono, una
volta da una parte, una volta da un'altra, sono indizi, pero' sono tutte cose
che sono un po' connesse con quello che loro hanno in testa. Quello che e' molto
importante e' che siano cosi' variati, e' questo che rende il lavoro dell'adulto
difficile pero' divertente, ognuno ha il suo punto di vista sul mondo e si
tratta di confrontarli, soprattutto di VALORIZZARLI, cioe' CERCARE DI CAPIRE
COSA SIGNIFICANO.
Continua: ref: edscism