^^Distribuzioni spaziali 123d.

Percezione delle distribuzioni spaziali

Raccolta di figure di giornale che mostrano esempi.

Distribuzione spaziale (def)

personaggi: un sistema e uno spazio associato (il sotto-sistema spaziale)
relazione : associazione estensiva del sistema a

-o: a una linea      (spazio 1d)  distribuz 1d
-o: a una superficie (spazio 2d)  distribuz 2d
-o: a un volume      (spazio 3d)  distribuz 3d

estensiva : se sis.x -> spz.x  =>  somma(sis.x) -> somma(spz.x) 
In altre parole la composiz spaziale e' un aspetto della composiz del sistema distribuito.
Per cio' che riguarda le estensioni spaziali cio' implica:
estens(sis.1+sis.2) = estens(sis.1)+estens(sis.2)
cioe' l'estensione spaziale e' una delle quantita' della composiz d distribuz.

Distribuzione spaziale  -> sotto-sistema spaziale

Associato alla distribuzione spaziale c'e' lo spazio nel quale e' distribuita; e' un aspetto essenziale d distribuz. Poi c'e' ancora tutti il resto: gli aspetti del sistema distribuito. Potremmo schematizzare una distribuz spaziale come la corrispondenza:
SOTTO-SISTEMA IM/MATERIALE  <->  SOTTO-SISTEMA SPAZIALE

Distribuzione spaziale -> sotto-sistema im-materiale

La s-composiz della distribuzione, ha associate altre quantita' oltre la quantita' spaziale.

DISTRIBUZ come SISTEMI. S-COMPOSIZ d DISTRIBUZ.
DISTRIBUZ guardata per INTERO/PARTI, SOVRA/SOTTO/CO-DISTRIBUZ
Riconoscere QUANTITA' E QUALITA' D DISTRIBUZ:
- quantita': estensione spaziale e tutte le altre quantita' del sistema-scomponibile.
- qualita' : densita' spaziale delle quantita'
Guardata in questo modo una distribuzione spaziale non e' altro che una legge additiva in cui una delle quantita' e' una quantita' spaziale.

Le variabili della distribuzione: densita', quantita', estensione

Guardando alle distribuzione bisogna dar forma, disintrecciarli.

Descrizione quantitativa della distribuzione: R(m(g),m(eg),d). ref: Densita' spaziale.

eg     ente geometrico: linea, superficie, volume
R(,,) relazione tra
m(g) misura della grandezza associata all'ente geometrico
m(eg) misura dell'ente geometrico associato alla grandezza
d densita' della grandezza

Tipologia delle distribuzioni

La distribuzione puo' essere non/uniforme ir/regolare dis-omo/etero-genea, piu'/meno densa/rarefatta.

Distribuzione dei sistemi e delle grandezze

Nella realta' ad essere distribuiti sono i sistemi, ma quando il modello si fa astratto, al posto del sistema si sostituiscono le grandezze che lo descrivono, e quindi si guarda alla distribuzione di tali grandezze.

Distribuzione spaziale di una grandezza

Gli esempi di sistemi discreti associati estensivamente agli elementi spaziali 123d (elsp123d), producono altrettanti esempi di grandezze associate agli elsp123d: la numerosita' dei sistemi 123d

lingua: RICERCHE LINGUISTICO-SCIENTIFICHE (versante linguistico della conoscenza). ref: lgpvsci
Automobili LUNGO una strada.
Perche' i nomi-configurazione 1d, es. fila, sono molto meno dei 2d es. gruppo e 3d es. nube?

Relazioni tra grandezze della distribuzione composta e componenti

Q(d) = dQ      estensiva rispetto alla composizione
Q(d) < dQ      subestensiva
Q(d) > dQ      sopraestensiva

Concentrato / distribuito

es: Resistori: passo dal resist-ore/enza distribuit 1D es: filo, al resist-ore/enza concentrat nello schema a bipolo

LO STESSO SISTEMA PUO' ESSERE DISTRIBUITO IN MODO DISCRETO/CONTINUO, o CONCENTRATO/DISTRIBUITO.
DISTRIBUZIONE DI CONCENTRAZIONI.

es: il caffe' in grani e macinato. Contrastando: lo stesso caffe' sparso-distribuito uniformemente sul tavolo, in chicchi o macinato; si puo' dire che il caffe' e' concentrato nei grani, sparso-continuo nel macinato.
In questo contesto di contrapposizione "concentrato/distribuito", "distribuito" ha il significato di "continuo".

concentrat = una quantita', come la massa di un liquido, che e' vista naturalmente come distribuita nello spazio, concentrata invece nelle unita' di un sistema discreto es: gocce d pioggia, prima separate in cielo e poi unite nella pozzanghera
distribuit = le masse concentrate sono viste distribuite nello spazio e, guardando a questo aspetto, si possono concepire e si puo' operare su di esse come fossero un sistema continuo es: un bicchiere di riso

es: una folla distribuita uniformemente o a capannelli. Ogni capannello puo' essere considerato una concentrazione.
Q esemplifica che: le concentrazioni si hanno sia coi sistemi continui che coi discreti.