CONFLITTI DI CLASSIFICAZIONE. BORDER LINE. ELEMENTI DI FRONTIERA/CONNESSIONE.
27/1/91
L'apparato percettivo-cognitivo organizza gli stimolI, per cui:
es: APPALLOTTOLARE UN FOGLIO DI CARTA. Ci rendiamo conto che, in modo
paradossale,
- da un lato riconosciamo una continuita' alla trasformazione foglio -> palla
- da un altro lato sebbene i 2 stati, iniziale e finale, siano chiaramente
riconoscibili, esiste una fase intermedia in cui e' difficile dire quando il
foglio cessa di essere tale e diventa palla
es: QUANDO UN VIVENTE MUORE - E' MORTO? il confine tra vita e morte non e' cosi'
netto; vedi tutta la discussione ancora in atto per le varie implicazioni
sociali, morali, ...
Da un pv scientifico la vita-morte e' disintrecciabile in tutta una serie di
aspetti che concorrono a formare vita-morte.
es: fagiolo-seme, fagiolo-germoglio, fagiolo-pianta, fagiolo-fiore. Il fagiolo
nelle varie forme del suo ciclo vitale
es: ossigeno puro, ossigeno sotto forma di ossido, ossigeno sotto forma di
acido, di sale, ...
es: MALATO/SANO. Quando un organismo cessa di essere sano e diventa malato?
Quando medicina si/no?
es: avere la febbre. Misuro col termometro e ho 38 gradi, ho la febbre? Se ho
appena terminato uno sforzo muscolare intenso, la temperatura corporea puo'
anche superare i 38 gradi. La temperatura corporea non e' una, ma e' diversa da
distretto a distretto. Avere la febbre si/no e' diverso da superare si/no i 37
gradi.
In generale:
Un motivo per cui nascono conflitti di classificazione e' la VARIABILITA'
CONTINUA, per cui appare in un certo modo arbitrario stabilire i confini di
classe all'interno di una variabilita' continua.
CORRELAZIONE DI VARIABILITA'
Anche se i parametri corporei indicatori di sano/malato variano con continuita',
le corrispondenti azioni terapeutiche spesso non variano con continuita': uno
prende le medicine si/no, e' anche vero che ci sono le dosi di medicinali, ma ad
es raramente, anche quando sarebbe sensato, vengono somministrate
proporzionalmente al peso corporeo.
A una variabilita' continua, non sempre corrisponde una variabilita' continua,
la dipendenza e' discontinua
es: un tiro di biglia sulla cresta di una montagna, per un certo campo di
direzioni prosegue lungo la cresta, precipita da un lato, dall'altro: le
direzioni di tiro variano con continuita', i comportamenti risulatanti variano
(nello schema fatto) con discontinuita'.