^^I raggi canale.

 

Le nuove vedute sull'intima struttura della materia. (1907)

Augusto Righi. Discorso pronunciato in Parma il 25 ottobre 1907 nel Congresso della Soc. Ital. pel progresso delle scienze. NDR: Il testo e' disponibile www.liberliber.it

Fra le più salienti scoperte ultime, quella della esistenza di masse di gran lunga più piccole della massa del più piccolo atomo conosciuto s’impone fra tutte per la sua eccezionale importanza.

Se esistano degli elettroni positivi, cioè cariche positive equivalenti a quelle costituenti gli elettroni negativi o elettroni propriamente detti, o almeno se possano mostrarsi isolatamente, è questione non ancora risolta, ma dalla quale non dipende l’accettabilità o meno dell’ipotesi della natura elettrica della materia. Certi fenomeni connessi alla propagazione della corrente elettrica nei metalli sembrano indicare, in modo però per nulla affatto perentorio, l’esistenza di elettroni positivi; ma sta di fatto che, astrazione fatta da certe recentissime esperienze, di cui parlerò più avanti, nei fenomeni di scarica, che pur hanno fornito la prova dell’esistenza degli elettroni negativi, quelli positivi non sembrano manifestarsi.

In loro vece si presentano degli atomi elettrizzati positivamente, ossia dei ioni positivi. Nei tubi a gas molto rarefatto essi si muovono velocemente verso il catodo partendo dal bagliore o secondo strato negativo, ove prendono origine per la ionizzazione dovuta all’urto degli elettroni respinti dal catodo contro gli atomi gassosi. Molti di tali ioni positivi, in virtù della crescente velocità che loro imprime la forza elettrica, possono passare presso il catodo o attraverso canali in esso praticati senza incontrarlo, e pervenire così nella regione posta al di là del catodo stesso, ove il campo elettrico è sensibilmente nullo. Essi costituiscono allora i così detti raggi-canali o raggi positivi, a voi ben noti.

Assoggettando tali raggi all’azione di campi elettrici e magnetici e misurando la deviazione o la deformazione da essi subìta (la quale è di senso contrario e assai meno considerevole di quella, che nelle stesse circostanze presenterebbero i raggi catodici) si è riconosciuto, che essi non sono omogenei, in quanto che le masse dei ioni positivi in moto risultano di diverse grandezze. I raggi più deviabili si mostrano costituiti da particelle, la cui massa è all’incirca eguale a quella dell’atomo d’idrogeno, anche se il tubo non contiene apparentemente questo gas; altri raggi sembrano costituiti da ioni positivi del gas in esperimento; altri infine, deviati meno di tutti, mostransi costituiti da masse elettrizzate in moto di grandezza molto considerevole.

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Elettrone.