17/2/91
La matematica come formalizzazione della informazione che fluisce attraverso
i canali espressivi
es: una regolarita'/struttura di un'immagine.
es: un pioppeto, foresta di latifoglie verdi/spogli.
La matematica (il matematico) tendenzialmente tende a non formalizzare
l'aspetto temporale
es: conteggio ref: \mis\contastr
es: geometria ref: \ling\lgeometr
ma ricerca definizioni tempo-indipendenti. Cio' che i matematici durano a capire
e' che le formalizzazioni comode ai matematici, possono essere quelle piu'
anti-intuitive per i discenti. Il rendersi conto che un processo che si svolge
nel tempo e' descrivibile in modo tempo-indipendente e' uno dei risultati da
raggiungere in una crescita cognitiva, non da dare per scontato.
Per apprendere-insegnare e' utile ricordare:
- non e' conveniente insegnare-apprendere una forma senza/separata-dal contenuto
- una forma-astratta e' tale ed e' pagante se sono possedute almeno 2
forme-concrete
I processi es: contegggio
le strutture es: figure
con cui operiamo nel reale hanno strutture molto piu' ricche di quelle isolate
dal pensiero matematico.
Da un pv didattico, chi si deve occupare del dis-intreccio?