Il televisore tanto desiderato, in vendita lungo una strada di Napoli. Comperi, e poi trovi che il pacco e' vuoto, opportunamente appesantito.
Sembra che tutto sia a posto, il quadro perfetto, tutto debba funzionare alla perfezione, ma poi alla prova dei fatti ...
cosi' le mode didattiche che si sono succedute.
Scatole ben confezionate, ma vuote, costruite dai pedagogisti, che nello specifico di una materia di studio non sono in grado di insegnare nulla. Abbiamo il paradosso di una costruzione teorica costruita senza avere almeno 2 casi concreti su cui estrapolarla.
Una scatola a cui si deve adattare il contenuto, e non viceversa come dovrebbe essere: un abito su misura.
Stiamo attenti a non costruire dei bei pacchi vuoti.
In generale questo e' cio' che puo' facilmente accadere quando si cerca di applicare ai casi concreti degli schemi astratti.
Es: vale anche per gli schemi espositivi. Espo digitale docet.
Se paragoniamo l'insegnare al cucinare, quando si cucina un uovo, loro sono interessati al tegame, il diametro, l'altezza, il fondo, se in ceramica, ma non sono in grado di capire l'essenza del cucinare, poiche' non sanno nulla di fisica-chimica-biologia, della materia specifica. E poi pretendono che il loro sia lo schema generale per poter insegnare tutto. E continuando a ripeterlo, alla fine hanno convinto qualcuno, e il circolo vizioso si e' insediato, poiche' le loro energie sono dedicate ad insediarsi piu0ttosto che fare scienza. E questo e' il motivo pratico col quale si sono infiltrati: chi faceva scienza era a farla, e loro a partecipare alle riunioni ministeriali. E il risultato dal 1990 in avanti e' sotto gli occhi di tutti, per chi sa leggerlo. Ovviamente e' stato presentato come progresso-miglioramento.
Una raccolta di pentole: Modelli-teorie, metodi di apprendimento-insegnamento.
Presupposto all'insegnare (a fare) scienza e' avere chiaro cosa sia fare scienza (e fare matematica).