^^Funi e pulegge. Didattica.

partOf: Macchine semplici.

Origine dell'esperimento "fune solista, senza puleggia". (Nata in Sollevare e tirare, sorreggere e trattenere con una fune.)

 

A fare la magia della minore forza di sollevamento, non sono le carrucole.

 

Cos'e' allora ?

  1. Una prima risposta mia: e' la fune
  2. domenica 20 gennaio 2013, ore 10: e' la leva.

    Nel momento in cui me ne sono reso conto, mi e' ritornata all'orecchio una frase letta da studente: "Le macchine semplici si possono tutte ri(con)durre alla leva e al piano inclinato".

Siccome la sequenza usuale e': 1: puleggia semplice; 2: puleggia mobile; ho voluto mettere in contemporanea la stessa configurazione, ma con la sola fune. Varrebbe la pena farlo con l'anello al posto della puleggia, si puo' provare con una graffetta.

Facendo l'esperimento poi ci si rende conto di cosa succede nella dinamica cognitiva, e di come la complessita' sperimentale fa le sue richieste, rispetto al semplice schematismo teorico. Cosi' a me e' parso doveroso

  1. giustificare il MVK moto a velocita' costante, che deve produrre la forza durante il sollevamento-abbassamento, per poter misurare la forza di attrito. Vedi: Sollevare o abbassare un corpo appendendolo a un dinamometro, per misurare la forza per farlo.
    1. Paragone della messa in moto e arresto del carrello della spesa.
    2. Paragone messa in moto e arresto del corpo sul piano inclinato.
  2. D > P come spiegarlo?
    Se non si e' mai parlato dell'attrito, occorre dar forma alla forza di attrito. Se questo e' il caso, allora: perche' ci siano i presupposti per gli allievi per poter arrivare da soli, in base ai fatti esperiti, alla conclusione corretta, E' NECESSARIO VARIARE LE VARIABILI. Altrimenti nasce una conclusione in cui, ad hoc, l'insegnante fa domande specifiche, per instradare alla conclusione voluta, per la quale pero' non ci sono i sufficienti fatti. Quindi la partenza corretta e' l'Indagine sistemica.

    Variare 1 variabile sola per volta. Analisi monofattoriale.

    Se si comincia a parlare dell'attrito, e' opportuno collegarlo agli altri attriti, tipi e contesti.

  3. L'origine della "forza di attrito" della fune.
  4. "Forze su una linea". Eterogenesi dell'argomento. Per sfruttare l'argomento dell'attrito, tratto la teoria delle forze allineate: sollevando deviando-strisciando la fune, si ha D>P  D = P+A.

Anche una piccolissima forza puo' muovere una grandissima massa.

esp: messa in moto pendolo.