P=V*I = R*I2 = V2/R
La potenza elettrica assorbita da un bipolo e': P=V*I V I P tensione, corrente e potenza del bipolo.
La potenza elettrica generata da un bipolo e': P=V*I V I P tensione, corrente e potenza del bipolo.
Serie. Famiglia di bipoli composti serie di bipoli uguali. | ||||
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Bipoli componenti uguali
I = costante, per ipotesi Conclu: P=k*V P=(P1/V1)*V |
V1 | V2=2*V1 | V3=3*V1 | V4=4*V1 | VN=N*V1 |
P1 | P2=2*P1 | P3=3*P1 | P4=4*P1 | PN=N*P1 |
Parallelo Famiglia di bipoli composti parallelo di bipoli uguali. | ||||
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Bipoli componenti uguali
V = costante, per ipotesi Conclu: P=k*I P=(P1/I1)*I |
I1 | I2=2*I1 | I3=3*I1 | I4=4*I1 | IN=N*I1 |
P1 | P2=2*P1 | P3=3*P1 | P4=4*P1 | PN=N*P1 |
P=k*V | I=cost per bipoli qualsiasi, non solo per i bipoli composti serie di bipoli uguali
P=k*I | V=cost per bipoli qualsiasi, non solo per i bipoli composti parallelo di bipoli uguali
bisogna considerare che:
2 bipoli di uguale tensione e corrente, assorbono la stessa potenza elettrica.
Fatta questa generalizzazione, entrambe le leggi sono applicabili allo stesso bipolo-caso; matematicamente le 2 funzioni di 1 variabile e possono essere riunite in 1 funzione di 2 variabili:
P=k*V*I V,I variabili
Nel sistema internazionale di misura, la costante di proporzionalita' vale 1, quindi:
P = V*I
Detto con le formule: nel caso di questa particolare famiglia di bipoli succede che:
Da queste 2 formule non si puo' dedurre P=k*V*I, perche' non si riferiscono alla stessa famiglia di oggetti.
qualunque sia il bipolo: lampada a incandescenza o motore elettrico, fotodiodo o accumulatore, bipolo elementare o bipolo composto.
Questo dato sperimentale puo' risultare stupefacente, cerchiamone una spiegazione:
Ci sono 2 possibilita':
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Si possono combinare queste variabilita': vedi a sx un caso e sotto altri. Supponiamo tutti i bipoli elementari uguali; se il bipolo composto viene alimentato, tutti hanno tensione, corrente e potenza uguali. Per ragionare nel modo piu' semplice scegliamo come unita' di misura comoda la tensione, corrente e potenza di 1 bipolo. Consideriamo un bipolo composto qualsiasi: NS= numero di bipoli in serie, NP in parallelo V=NS, I=NP, P=NS*NP, da cui P=V*I |
Con questo dato, la proporzionalita' non e' piu' limitata a una particolare famiglia di bipoli, ma si puo' riferire direttamente alle grandezze elettriche tensione e corrente, prescindendo dalla natura del bipolo.
I bipoli progressivi vengono ridefiniti in termini di tensione e corrente (="comportamento ai morsetti"), quelli
P=k*V | I=cost
La potenza elettrica assorbita da un bipolo e' direttamente proporzionale alla tensione del bipolo, sotto la condizione che contemporaneamente la corrente sia costante.
P=k*I | V=costLa potenza elettrica assorbita da un bipolo e' direttamente proporzionale alla corrente del bipolo, sotto la condizione che contemporaneamente la tensione sia costante.
Le 2 funzioni di una variabile, come sopra, si possono sintetizzare in 1 funzione di 2 variabili.
P=k*V*I V, I variabili
2 bipoli che abbiano uguale tensione e corrente:
hanno la stessa resistenza
assorbono la stessa potenza
sono equivalenti per quella particolare coppia di tensione e corrente.
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V I P = tensione, corrente, potenza del bipolo composto V1 I1 P1 = tensione, corrente, potenza, che sono uguali in tutti i bipoli elementari. Consideriamo la "Famiglia dei bipoli serie di uguale I", con bipoli componenti tutti uguali (uguali all'interno della serie e tra serie e serie). V=N*V1 P=N*P1, da cui: P=k*V | I=k. Potenza direttamente proporzionale alla tensione, sotto la condizione I=k. Variando il valore di I, si possono ottenere col bipolo composto tutte le combinazioni (V;I). Questo risultato, ricavato in un caso particolare, ha validita' generale, se si tiene presente che:
In totale: P=k*V*I V, I variabili Nel sistema internazionale di misura, la costante di proporzionalita' vale 1, quindi: P = V*I watt = volt*ampere |
V I P = tensione, corrente, potenza del bipolo composto
V1 I1 P1 = tensione, corrente, potenza del bipolo singolo
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P=N*P1
V=N*V1 da cui P=k*V | I=cost potenza direttamente proporzionale alla tensione, |
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P=N*P1
I=N*I1 da cui P=k*I | V=cost potenza direttamente proporzionale alla corrente, |
P=k*V*I V, I variabili
P=k*V | I=cost
P=k*I | V=cost
Le 2 funzioni di variabile, che valgono quando una delle variabili I o V e' costante, possono essere sintetizzata in una unica funzione di 2 variabili.
- 4 e' equivalente a 2e3 prese assieme
- in 2e3, 1 delle 2 variabili I o V e' vincolata fissa, mentre in 4, possono
variare tutte.
I bipoli serie e parallelo permettono di ricavare la formula della potenza elettrica assorbita dal bipolo
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P=k*V | I=cost
La potenza elettrica assorbita da un bipolo e' direttamente
proporzionale alla tensione del bipolo, sotto la condizione che
contemporaneamente la corrente sia costante.
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P=k*I | V=cost
La potenza elettrica assorbita da un bipolo e' direttamente
proporzionale alla corrente del bipolo, sotto la condizione che
contemporaneamente la tensione sia costante.
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Il dato sperimentale della lampadina:
Se aumenta il voltaggio, allora contemporaneamente aumenta intensita' di corrente e potenza elettrica assorbita.
In altre parole: v i p risultano variabili concordi.
Ci sono casi, ad es. il diodo a vuoto, in cui la corrente rimane costante all'aumentare del voltaggio. Ugualmente la potenza elettrica assorbita aumenta.
ref: Separazione delle variabili.
Dato sperimentale: comportamento lamp uguale, nei circuiti con ugual numero di pile e lamp
Guardiamo le grandezze dell'utilizzatore complessivo U nei vari circuiti:
V | I | P | Le unita' di misura sono di comodita': 1uV il voltaggio di 1 generatore 1uI la corrente di (1G;1L) 1uP la potenza di (1G;1L) |
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(1G;1L) | 1 | 1 | 1 | |
(3G;3L) | 3 | 1 | 3 | |
(NG;NL) | N | 1 | N |
Confrontando 2 circuiti qualsiasi, o tutti rispetto a quello (1G;1L), risulta che contemporaneamente:
voltaggio .............................. aumenta intensita' corrente .................... uguale potenza elettrica assorbita ............ aumenta
Quanto detto finora, a partire dal punto 2, vale qualunque siano il
generatore e l'utilizzatore iniziali.
Conclu: in questo caso2 P e V risultano variabili concordi, ed "I"
indipendente da P e V.
Vecchia versione
+--G--G--G--+ G=3GSC generat = 3 generat uguali in serie concorde | | circuito detto in simboli: (3G;3L) +--L--L--L--+ U=3LS utilizzatore = 3 lampade uguali in serie
Dato: il comportamento di ogni singola lamp nel circuito (NG;NL) e' invariato-uguale a quello (1G;1L).
Guardiamo le grandezze dell'utilizzatore complessivo U nei vari circuiti:
(1G;1L) (3G;3L) (NG;NL) Voltaggio di U = 1uV 3uV NuV Amperaggio di U = 1uA 1uA 1uA Potenza di U = 1uP 3uP NuP
Confrontando 2 circuiti qualsiasi, o tutti rispetto a quello (1G;1L), risulta che contemporaneamente:
voltaggio .............................. aumenta intensita' corrente .................... uguale potenza elettrica assorbita ............ aumenta
Quanto detto finora, a partire dal punto 2, vale qualunque siano il
generatore e l'utilizzatore iniziali.
Conclu: in questo caso2 P e V risultano variabili concordi, ed "I"
indipendente da P e V.
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3- Teniamo fisso G, variamo U, secondo questa regola:
u fatto di utilizzatori uguali in parallelo
+----+----+----+ | | | | G L L L | | | | +----+----+----+
U=3LP utilizzatore globale = 3 Lampade uguali in Parallelo
dato: il comportamento di ogni singola lamp nel circuito (NG;NL) e'
invariato-uguale a quello (1G;1L).
Se questo non succede poiche' il generatore "non ce la fa" e la
luminosita' diminuisce, usiamo un generatore variabile, in modo da tenere la
luminosita' costante.
Guardiamo le grandezze dell'utilizzatore complessivo U nei vari circuiti:
1L 3LP NLP Voltaggio di U = 1uV 1uV 1uV Amperaggio di U = 1uA 3uA NuA Potenza di U = 1uP 3uP NuP
Confrontando 2 circuiti qualsiasi, o tutti rispetto a quello 1L, risulta: voltaggio .............................. uguale intensita' corrente .................... aumenta potenza elettrica assorbita ............ aumenta
Quanto detto finora, a partire dal punto 3, vale qualunque siano il
generatore e l'utilizzatore iniziali.
Conclu: in questo caso P e I risultano variabili concordi, e "V"
indipendente da P e I.