Oggetto: auguri
Caro Roberto,
eccomi finalmente! Spero di avere memorizzato correttamente il tuo nuovo 
indirizzo e che questo mio messaggio arrivi a te.
Forse questa volta riusciamo a scardinarci dallo "zero mail" !
Grazie di avermi telefonato. Mi ha fatto piacere che sia tu che tua mamma stiate 
bene.
Anch' io sto bene e mi sento un poco più attiva rispetto a qualche tempo fa.
Mi auguro che la vicenda sia in crescendo, senza ricadute sterili.
Come ti accennavo, dall'inizio dell'anno scolastico circa sono in contatto con alcuni maestri della scuola di Verderio.
Chiara, la ex studentessa della Bicocca che avevo seguito io sia nel 
tirocinio dei quattro anni del corso di laurea che nella tesi in astronomia, 
lavora in due seconde. E' riuscita a farsi assegnare l'area scientifica, 
scambiandola con matemetica con il suo collega di classe.
Sta lavorando sul movimento in fisica e sulla biodiversità in biologia. Se la 
cava bene da sola, privilegiando gli aspetti di modo, il clima della classe, 
l'ascolto e la cura formale, l'osservazione e i linguaggi, la correttezza dei 
contenuti ...
Massimo è il collega di Chiara e mi ha chiesto di dargli uno spunto per 
insegnare le tabelline in modo diverso dal tradizionale.
Gli ho preparato una scaletta che partiva a monte, dalla relazione, dalla coppia 
ordinata e poi via via fino alla tabella operativa aperta e altro ancora.
Non abbiamo preso in considerazione il significato e l'uso applicativo della 
moltiplicazione e divisione nella soluzione dei problemi a quattro elementi, ma 
ciò che gli ho proposto crea premesse corrette in tal senso.
Non ho più saputo gli sviluppi, ma prima o poi lo incontrerò e mi farò 
raccontare.
Antonella lavora in due quinte, ma fa scienze solo in una classe. Io vado 
circa una volta a settimana , al martedì pomeriggio in questa classe. Abbiamo 
lavorato sul movimento per alcune settimane, poi ho dirottato su aspetti di 
spazio e di tempo a partire dalle esperienze di moto, perché i bambini ne 
avevano bisogno.
In senso generale hanno un po' migliorato l'ascolto reciproco e alcuni - non 
tutti - hanno capito che possono rinunciare a dire ciò che altri hanno detto per 
andare avanti a costruire un discorso comune.
Tengo una documentazione essenziale, così te la potrò mostrare, in parte in 
forma cartacea e in parte in forma telematica.
Mi mancano gli originali dei bambini, ma vedrò in futuro di acquisire qualcosa.
Elena lavora con due terze e fa scienze in entrambi. Ha scelto di lavorare su 
caldo e freddo.
Sono stata nelle sua classe una sola volta e i bambini ogni volta che mi vedono 
rinnovano il loro invito a lavorare ancora insieme. A me fa molto piacere.
Con la collega c' è un buon rapporto e spesso ci incontriamo per qualche decina 
di minuti al martedì pomeriggio, al termine delle lezioni.
In classe si gestisce da sola e cerca di lavorare con buonsenso. Di volta in 
volta aggiustiamo il tiro. Mi ha detto che anche i genitori sono contenti che i 
bambini facciano questa esperienza.
Tutti comunque, più o meno, hanno la fissa del programma da svolgere 
comunque. Tuttavia sono consapevoli delle valenze diverse insite nella proposta 
e come il partire da esperienze osservative porti i bambini a entrare nel merito 
delle situazioni e a comprendere le cose che succedono. A volte, lasciate a se 
stesse, scadono in "accelerazione", saltano cose convenute e corrono. Io non ho 
voglia di farmi il mazzo più di tanto: a volte lascio correre, a volte riprendo 
io il discorso con i bambini.
Io, dopo il lungo vuoto e il silenzio, sto rientrando un poco nello spirito 
dei contenuti e della loro gestione.
Cerco di procedere per gradi, senza rimproverarmi per le cadute, le 
insufficienze, le assenze di memoria, gli scoppi ritardati ... e altro ancora.
Mi tengo così come sono in questo momento storico, impegnandomi con i miei 
limiti ma in modo che mi appare dignitoso e conseguendo di volta in volta ciò 
che mi riesce di raggiungere.
Sto ritrovando il piacere di mettermi in gioco, di leggere i risultati di un 
intervento in classe, di preparare gli incontri, di teorizzare un poco , anche 
per iscritto, con le colleghe, sia sugli aspetti disciplinari che pedagogici e 
didattici.
Spero che tutto ciò sia di qualche aiuto alle colleghe e consenta a me di 
riavviare in modo continuo ed efficace il mio fare, nei vari aspetti.
Caro Roberto, per oggi ti saluto: vado a mangiare qualcosa.
Tanti auguri a te e a tua mamma.
Scrivimi due righe se puoi, quando puoi.
Un abbraccio.
Margherita