Le scienze integrate non vanno intese come una nuova disciplina, nella quale si fondono discipline diverse, ma come l’ambito di sviluppo e di applicazione di una comune metodologia di insegnamento delle scienze.
Le scienze integrate (scienza della terra e biologia, chimica, fisica) e le
scienze applicate (tecnologie informatiche, tecnologie e tecniche di
rappresentazione grafica), così come presentate nei nuovi quadri orari degli
istituti tecnici, richiedono espressamente un cambiamento del metodo di
approccio nella progettazione e programmazione didattica e curriculare.
Le composizioni e le articolazioni degli argomenti di queste discipline,
richiedono infatti nuove forme di comunicazione e di cooperazione fra i docenti:
essi sono chiamati a valutare, nell’esercizio delle proprie funzioni e nel
rispetto della libertà di insegnamento, la possibilità di congiungere, integrare
e armonizzare, in termine di risorse, le informazioni offerte agli studenti dai
diversi punti di vista.
Sul piano curricolare, l’insegnamento delle scienze integrate intende ricondurre il processo dell’apprendimento verso lo studio della complessità del mondo naturale, ricomponendo e tematizzando i saperi che solo per facilità di studio, quando necessario, possono essere affrontati separatamente.