Distinzione tra: calore e
temperatura.
es: la fiamma ha sempre la stessa
temperatura, ma piu' passa il tempo, piu' produce calore.
Tipi di trasmissione del calore:
- conduzione: tramite contatto
- convezione: tramite spostamento di
materia
- irraggiamento: tramite radiazione
elettromagnetica
Interpretazione atomico-molecolare-microscopica
- idea di base: il moto termico: gli
atomi non sono fermi, bensi' in incessante movimento
- temperatura: e' proporzionale all'energia cinetica media delle molecole
- conduzione: le molecole dei 2 corpi si
urtano, trasferendo cosi' energia cinetica
- evaporazione: - si allontanano le molecole con
en cinetica maggiore muovendosi contro la forza attrattiva delle altre
- restano le molecole con en
cinetica minore, diminuendo cosi' la temperatura
- solido, modello a sfere e molle: paragone tra le
forze interatomiche e quelle della molla
- poiche' riportano
l'atomo nella "posizione di equilibrio", in effetti centro di
oscillazione.
- dilatazione: variano le
distanze interatomiche, non sono gli atomi che si dilatano.
Effetti di assorbire/ricevere calore:
- o: cambiamento di stato
- o: variazione di temperatura
Legge del calore latente del cambiamento di stato | ||
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Legge della variazione di temperatura di un corpo | ||
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Legge della dilatazione termica >>> | ||
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Relazione tra le estensioni spaziali 123D delle figure simili. |
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ΔL/L=k | se le variazioni relative di
lunghezza sono costanti a k allora, con errore minore del 1% se k<0,1 |
ΔA/A=2*k | - le variazioni relative di area sono costanti a 2*k |
ΔV/V=3*k | - e le variazione relative di volume sono costanti a 3*k |
- e gli angoli non variano. | |
es: se le lunghezze di un fabbricato
aumentano tutte del 10% (k=0,1) - allora le aree variano circa del 20% (kA=0,2) - e i volumi del 30% (kV=0,3) |
extra: --------------------------------------------------------------------------------------------------------
Relazione tra le estensioni spaziali 123D delle figure simili. |
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L=k*L0 | se le
lunghezze variano di un fattore k allora |
A=k2*A0 | - le aree variano di un fattore k2 |
V=k3*V0 | - e i volumi variano di un fattore k3 |
- e gli angoli non variano. | |
es: se le lunghezze di un fabbricato
aumentano tutte del 10% (k=1,1) - allora le aree variano circa del 20% - e i volumi del 30% |
ipotesi: dL/L=k
(1) A1= a*b. Scritto in lungo sarebbe a1*b1
(2) A2= a2*b2
= (a+da)*(b+db) = a*b + a*db + da*b + da*db
(3) dA= A2 - A1
= a*db + da*b + da*db = a*k*b + k*a*b + k*a*k*b = 2*k*a*b + k2*a*b
= 2*k*A1 + k2*A1
(4) dA/A = 2*k + k2
(5) se k<0,1 allora dA/A
= 2*k , con un errore minore di
0,01