"Astratto" secondo gli allievi.
(CONTEGGIO) (IN) ASTRATTO
Borroni: il conteggio astratto e' un conteggio che noi pensiamo e che puo' anche non esserci nella realta'.
Cainarca: il conteggio astratto puo' essere, come dice la parola stessa, fatto mentalmente: penso a qualcosa e "li conto".
Forgione: voc: astratto: lontano dalla realta', di cosa o idea non percepibile
dai sensi.
Il conteggio dei batteri presenti nello yogurt, che noi non li possiamo contare
mentre lo mangiamo, come invece e' percepibile e facile a conteggiare le
caramelle che si mangiano.
Veronesi: il conteggio astratto secondo me e': se dobbiamo contare i litri
d'acqua d una vasca, ricorriamo alla formula matematica, e non contiamo
concretamente es: 10m*10m*10m=1000m3 1l=1dm3 1.000m3=1.000.000l. Non ho contato,
ma ho introdotto l'operazione e l'equivalenza.
In parte questa incomprensione e' dovuta a me insegnante che ho usato una:
- espressione equivoca: "conteggio in astratto", piuttosto che una
- espressione piu' chiara: "conteggio in senso astratto".
Anche se cmq era stato detto cosa si intendesse.
Pero' concluderei anche che il significato preponderante comune agli allievi e' quello che emerge e non quello che dato da me. In questi casi e' molto facile essere fraintesi, specialmente sulla breve distanza.