1) la realta' e' complessa: i fenomeni, gli aspetti dei fenomeni, i modi di variare sono tanti. E' possibile evidenziare questa complessita'.
2) e' possibile semplificare ritagliando pezzi di realta' via via piu' semplici, dove le variabili sono poche e piu' facilmente controllabili. Restringere il ventaglio, che pero' si riapre analizzando ulteriormente.
Materiali (da portare da casa):
contenitori: bicchieri (se trasparenti permettono di vedere di lato), vaschette,
vasetti, bottiglie di plastica (tagliate danno vaschetta + imbuto).
Mollette, tappi, chiodi, carta stagnola, tessuti, spugne, scottex, cereali,
farine, bicarbonato di sodio, zucchero, sale, aspirina, ... quello che vorreste
indagare.
Altri liquidi oltre all'acqua: olio, aceto, detersivo, ...
Gruppi: 4-5max persone.
Il lavoro si svolge in 2 tempi di 1 ora ciascuno
1- indagine "divergente" in cui si ha modo di ritrovare l'obiettivo 1.
2- l'indagine si restringe al solo galleggiamento, cioe' nella direzione della
semplificazione. La fenomenologia risulta pero' ancora varia e complessa; dopo
averla indagata sufficientemente in modo "divergente", si puo'
valutare come semplificare ulteriormente.
Organizzare prima l'ambiente, come capita di fare quando i bambini portano
tante cose ...
- impariamo a gestire la confusione
- classifichiamo in modo spontaneo mentre accomuniamo i materiali del gruppo
prima di cominciare a lavorare.
Annotare tutte le cose significative.
L'annotazione deve essere personale.
Fate un ELENCO DELLE VARIABILI che secondo voi influenzano un fenomeno e
verificate se sono significative e in che modo.
Cercate di realizzare anche situazioni con VARIABILI CONTROLLABILI.
Ri-conoscere, registrare le difficolta'.
- estensione temporale dei fenomeni. Quando terminare l'esperimento?
Ci sono fenomeni con estensioni temporali nettamente diverse
es: - l'inzuppamento di una spugna, la macerazione di una ciliegia immersa in
alcool.
Qui indaghiamo fenomeni con tempi compatibili col tempo a disposizione. Evitiamo
di "stare ad aspettare".
- un fenomeno dura nel tempo. Quando e' finito? Sono io che lo considero finito,
o lo e' lui di per se'?
- cosa devo vedere?
Son cose che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni, si tratta di dedicare
attenzione e di indagare.
- prestare attenzione gradualmente all'aspetto quantitativo.
- utilizzate piu' linguaggi per comunicare:
- grafico iconico-simbolico-formale
- gestuale
- plastico
- precisazione di sistemi e comportamenti sotto osservazione.
es: ad un certo punto, viene l'esigenza, bisogna riconoscere la necessita' di
precisare cosa significhi galleggiare poiche'
- ci si accorge nel confronto cogli altri che i modi di intendere sono
diversi
- la fenomenica e' cosi' varia, i modi in cui riconosco il galleggiamento
diversi; questo deve pero' passare al vaglio della ragione, conviene definire
esplicitamente un modo e indagare a fondo quello
- da una esperienza si conclude qualcosa?
Se insegno una cosa "sempli-ce/ficata" non insegno a semplificare.
- abbiamo fatto poco, abbiamo fatto tanto.
Per non restare ancorati a un tale interrogativo, pensiamo anche al bilancio tra
esteso-superficiale e ristretto-approfondito.
- quanto andare avanti per una strada?
Il disinteresse deve essere tenuto in considerazione; se continuare diventa
noioso, provare a capirne la ragione e proseguire con cose piu' interessanti.
- prendiamo atto che il nostro compagno puo' volersi interessare ad altro o vede
cose diverse, da' spiegazioni diverse.
Confrontiamoci.
- non date per scontato che i termini, anche i piu' semplici, vengano intesi
allo stesso modo quando si cerca di usarli per spiegare, interpretare. La
ricchezza del linguaggio comune si manifesta con tutte le sfumature di
significato che a una stessa parola vengono attribuite.
Anche di fronte a cio' si puo' procedere in modo "divergente" o
"convergente":
- esplorando le varie accezioni della parola che rispecchiano una
complessita' della situazione
- sfrondando via via certi significati per dare alla parola quello piu'
conveniente alla spiegazione (semplificata/schematizzata) che vogliamo dare.
- non date per scontata una spiegazione presentatavi per ovvia.
- mettersi daccordo cosa vuol dire?
========================================= INTERAZIONI SOLIDI LIQUIDI GAS POLVERI SOLIDI LIQUIDI GAS POLVERI
esperto
d: se metto un piede in una pozzanghera e tocco il fondo sto galleggiando oppure
no?
- uno puo' anche cominciare col galleggiamento, poi emergono altri aspetti;
quello che in certi momenti puo' essere ricchezza, in altri e' dispersione.
- acqua+fagioli. Ricchezza esperienziale; osservazione non approfondita degli
eventi; non usano termini formali; vedono aspetti chimici e biologici; non
vedono aspetti fisico-meccanici.
d: per asciugare l'insalata dopo averla lavata, come si fa? - con uno straccio - per centrifugazione - la lascio asciugare; al sole/ombra vento/riposo chiuso/aperto - ... d: perche' la asciugo? d: perche' la lavo? - per togliere la polvere d: come fa l'acqua a togliere la polvere? d: come si tolgono le macchie dai vestiti? - per togliere i microbi d: cosa sono i microbi? - sono dei cosi piccoli che non si vedono s. tommaso, ovvero: vedere per credere - con cosa la lavo?
- galleggia perche' - tocca il fondo - emerge un pezzo
- galleggiare - in acqua alta - in acqua bassa
- mescolo lo zucchero con l'acqua. Lo zucchero viene trascinato in rotazione dall'acqua; fermandosi l'acqua lo zucchero si deposita. (capacita' portante dell'acqua in movimento).