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Cosa ne dice un BUON vocabolario [da: DIR Dizionario Italiano Ragionato. D'Anna,
Sintesi. Firenze.]
Il fenomeno per cui il suono di certe parole imita, cioe' riproduce in modo
approssimativo, il suono prodotto naturalmente dall'oggetto o dall'azione
designata. E' il caso di TIC-TAC, GLU-GLU, di certi nomi di animali CUCU',
ZANZARA, di voci come SCRICCHIOLIO, BISIBIGLIARE, FRUSCIO. Fenomeno presente in
una parte (non proprio minima) del vocabolario di ogni lingua, e che inoltre da'
luogo a molte creazioni del linguaggio infantile. L'onomatopeia ha suscitato
l'interesse di studiosi e pensatori fin dall'antichita' ed e' stata spesso
chiamata in causa nelle discussioni (con argomenti oggi in genere abbandonati)
sulle origini del linguaggio umano.
capita a tutti di sternutire (anche starnutire). Mi ero incuriosito
dei vari modi in cui le persone sternutiscono, fino a farlo diventare
un'indagine da passatempo. C'e' chi si tappa il naso, chi si agita, chi si
immobilizza, mia mamma fa lo sternuto piu' italiano che conosco: quando
sternutisce si sente distintamente ECCIUM. Mi resi conto che riconoscevo come
caratteristico lo sternuto di mia mamma fin da bambino e che lei aveva cercato
di trasmettermi il suo modo, insegnarmi come si fa a sternutire, anche
correggendomi certe volte. Cosi' mi adeguai, anche se mi rendevo conto di poter
starnutire diversamente e ogni tanto lo facevo per divertimento. Ora pero'
questo fatto localizzato rientrava in una organizzazione piu' vasta. Volevo
capire. Intervistai mia mamma. Risultarono in essenza 2 fatti-convinzioni: - in
italiano lo sternuto si scrive eccium (cosi' le insegno' la maestra), e quindi
tale deve dirsi - sternutire dicendo eccium permette uno starnuto ordinato, di
incanalare la forza dello starnuto in modo non distruttivo.
Sviluppai un mio personale modo di starnutire.
I pulcini fanno PIO-PIO; se stiamo ad ascoltarli un po' ci accorgiamo che
fanno un verso piu' simile a PIU-PIU che a pio-pio. Pero' questo e' quello che
passa il convento, cioe' la cultura comune nella quale ci troviamo immersi.
Bisognerebbe far sentire ai b i versi degli animali, e poi chiedere loro di
imitarli e poi di arrivare a una loro codificazione onomatopeica. E' scorretto
dirglieli, altrimenti cresceranno credendo che il verso dei pulcini e' pio-pio e
cosi' per tutti gli altri versi. I versi codificati sono stereotipi. ref:
stereot