usando Audacity. mi sono accorto che la parola "mettono" aveva un grafico interrotto: "me- ttono", cioe' il suono non era continuo, ma fatto da 2 suoni cosi' vicini da sembrare uniti.
Anche se "mettono" sembra un suono tutto unito, nella registrazione si nota una netta diminuzione di intensita', per semplicita' potremmo dire un "silenzio" di circa 3 centesimi di secondo, da paragonare coi circa 50 centesimi dell'intera parola.
Conclu: la lettera "t" interrompe il flusso d'aria in uscita dalla bocca, e' una lettera occlusiva, come classifica la fonetica.
str-ano 3 consonanti di seguito!
sfr-igolìo
aiuola 4 vocali di seguito!
sinner [sɪnə] peccatore: n alveolare
singer [sɪŋə] cantante : n velare
alla diversa pronuncia della n nell'uno e nell'altro caso, corrisponde una differenza di significato.
Fonetica_articolatoria studia la produzione suoni linguistici,
in gergo "articolazione dei foni".
Fonetica_acustica studia la fisica dei foni, cioe' e' la fisica acustica applicata allo studio dei foni.
Fonetica_percettiva o uditiva studia la percezione dei suoni.
Psicoacustica studio della psicologia della percezione acustica
Fonologia 1) studia i foni di una lingua, come siano usati contrastivamente per distinguerli, e la competenza per usarli.
2) "fonologia" nel senso di "sistema fonologico di una lingua", una delle parti della grammatica di quella lingua. Es: fonologia dell'italiano, fonologia dell'inglese, ecc..., intendendo i sistemi fonologici di tali lingue.
Fonetica e fonologia studiano i foni,
fonetica: articolazione dei foni e acustica
fonologia: il sistema di foni di una lingua
La fonologia non va confusa con la grafemica, che invece tratta dei sistemi di scrittura e della loro relazione con i sistemi fonologici delle lingue che scrivono.
bilabiale | unire o avvicinare tra loro le labbra | |
m nasale | ||
p b occlusive | ||
labio-dentale | unire o avvicinare labbro inferiore e incisivi superiori | |
ɱ nasale | anfiteatro [aɱfiteˈaːtro], inverno [iɱˈvɛrno] come [m] ma gli incisivi dell'arcata dentaria superiore toccano il labbro inferiore per un fenomeno di assimilazione. | |
f v fricative | ||
dentali, alveolari e postalveolari fanno parte del più ampio gruppo delle consonanti con articolazione dentale-alveolare, le cui differenze sono in genere trascurate se non nel caso delle fricative. | ||
dentale | accostare la punta della lingua ai denti incisivi superiori | |
θ ð fricative | ||
alveolare | accostare la punta della lingua agli alveoli dei denti incisivi superiori. | |
n nasale | ||
t d occlusive | ||
ʦ ʣ affricate | terzo [ˈtɛrt͡so] , inglese cats [kʰæt͡s] zero [ˈd͡zɛːro], pranzo [ˈprand͡zo] , consonante sonora |
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s z fricative | smantellare [ˈzmantellare], sbaglio [ˈzbaʎːo] come [s], ma sonora. | |
r vibrante [ɾ] |
raro [ˈraːɾo], carro, polivibrante, tipicamente prima di una
consonante, o doppia.
[ɾ] come [r] ma monovibrante; tipicamente intervocalica o prima di una vocale. Es carro/ caro, farro/faro. |
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L laterale | lama [ˈlaːma] | |
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post-alveolare | accostare la parte anteriore della lingua alla parte anteriore del palato, subito dietro gli alveoli |
ʧ ʤ affricate | cera [ˈt͡ʃeːra] [t͡ʃ], ce ci italiana. Sorda.
gita [ˈd͡ʒiːta], gente [ˈd͡ʒɛnte] ge, gi italiane. Sonora. |
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ʃ fricativa | sci [ʃi*] | |
palatale | accostare il dorso della lingua al palato: molto usata nella pronuncia della lettera L.. | |
ɲ | gnomo [ˈɲɔːmo], gnocco [ˈɲɔkːo] la differenza sta nel fatto che nel primo suono la punta della lingua è schiacciata lungo il palato. | |
j approssimante | ieri [ˈjɛːri] inglese yes [jɛs] come [i], ma è considerata semivocale perché forma dittonghi e trittonghi. | |
ʎ laterale | figlia [ˈfiʎːa] come [l], ma la differenza sta nel fatto che nel primo suono la punta della lingua è schiacciata lungo il palato. | |
velare | accostare il dorso della lingua al velo del palato | |
ŋ nasale | anca [ˈaŋka], mango [ˈmaŋɡo] come [n], ma la linɡua non ha contatti con il palato. | |
k g occlusive | casa [ˈkaːza], caro [ˈkaːro] [k] koala gatto [ˈɡatːo] |
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labiovelare | è una consonante coarticolata che possiede due luoghi di
articolazione:
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w approssimante | uomo [ˈwɔːmo] come [u], ma è considerata semivocale perché forma dittonghi e trittonghi. |
continua: nasale, fricativa, laterale
nasale il canale orale viene ostruito. quindi l'aria fluisce nelle fosse nasali risuonando.
occlusiva plosiva, generata mediante il blocco completo del flusso d'aria. a livello della bocca, della faringe o della glottide, e il brusco rilascio di questo blocco che produce il tipico suono delle occlusive, simile ad uno schiocco.
fricativa o spirante, prodotta mediante un restringimento tra alcuni organi nella cavità orale, che si avvicinano senza tuttavia chiudersi completamente come nelle occlusive: l'aria continua a fuoriuscire, passando attraverso la stretta fessura formatasi e provocando in tal modo un rumore di frizione.
affricata semiocclusive o (più trasparente) occlu-costrittive. prodotta in due fasi successive: una fase occlusiva e una fase fricativa, nello stesso punto di articolazione. Per scindere la consonante affricata nei suoi due elementi costitutivi basta provare a pronunciarla da sola, prolungando l'emissione del suono, che puo' poi essere pronunciato da solo evitando l'occlusione iniziale.
vibrante o trillo prodotta mediante una debole occlusione intermittente del canale orale, che si interrompe e ripristina velocemente più volte (da una-due volte fino a cinque o sei), creando un ciclo occlusione + esplosione nel quale l'aria che proviene dai polmoni è prima costretta e poi bruscamente rilasciata producendo un suono periodico.
Quando il ciclo è unico, cioè se la debole occlusione avviene una sola volta, si ha il modo di articolazione monovibrante come in spagnolo o in hindi.
laterale prodotta mediante una parziale occlusione del canale orale provocata dalla lingua che ne ostruisce la parte centrale lasciando spazio solo ai lati: l'aria proveniente dai polmoni è dunque costretta a defluire sui due lati, o su uno solo.
approssimante o semiconsonante o semivocale, in quanto si tratta di un fono che si trova al confine tra l'articolazione consonantica e quella vocalica.
Un esempio di consonante approssimante è il suono iniziale di "ieri" o di "uomo", cio' concorda con la scomposizione in sillabe: "ie.ri", "uo.mo", vale a dire che non sono considerate sillabe la prima i di "ieri" e la u di "uomo", cioè non sono vocali a pieno titolo.
Il concetto di sillaba fa parte della competenza linguistica di ogni parlante nativo, compresi bambini ed analfabeti.
Dal punto di vista acustico ogni sillaba corrisponde ad un picco di intensità sonora, il nucleo della sillaba.
iato stacco sillabico tra due vocali contigue. es: miope mi-o-pe.
Anche nell'italiano contemporaneo è attiva la tendenza ad eliminare gli iati (wp/Devocalizzazione dello iato), soprattutto nella pronuncia a ritmo allegro. Es la stessa parola iato, un tempo sillabata come [i.a.to], oggi è spesso realizzata come [ja.to]