^^Resilienza. (Sapere) come insegnare.
Buone pratiche del docente; regole del pollice; didattica.
Queste sono regole di gestione, da imparare a memoria, come le
tabelline.
Altra cosa sono cambiamenti profondi nella capacita' relazionale, con
colleghi e studenti, poiche' coinvolgono appieno la personalita'.
- insegnare la fisica, e insegnare a risolvere i quesiti di fisica, sono
cose diverse.
(I quesiti come usualmente proposti. Vedi
accountability)
- informare VS formare
- docimologia, riducendo: saper dare i voti.
Una cosa e' il voto, altra
la correttezza dell'esecuzione:
esecuzioni perfette hanno voti diversi a seconda della difficolta'.
es: paragone sportivo col voto nei tuffi: c'e' il coefficiente di
difficolta' del tuffo.
- dire di prendere gli appunti non e' insegnare a prenderli
Buone pratiche di struttura
- quando insegno, i banchi degli studenti devono essere "puliti", il
minimo necessario per lo studio, ogni altra presenza e' disturbante
Es: se il cappello e' poggiato sul banco, il compagno lo andra' a prendere
per vedere meglio com'e'.
- vicini, ma separati. I banchi devono essere separati da almeno 1 pugno,
per comunicare al cervello rettiliano che c'e' separazione, che non e' una
tana di cucciolata. Il linguaggio spaziale e' quello base, prima ancora del
verbale comune.
Cambiamenti profondi
- diventare consapevoli del proprio metodo di insegnamento
Aspetti piu' psico
- essere preparato per la
lezione; se lo sono, posso osservare-gestire la dinamica degli studenti
invece che essere concentrato sul contenuto della materia. Questo
riconoscimento contrattuale aumenterebbe immediatamente il nr di ore di
lavoro dell'ins, poiche' occorre tempo per preparare la lezione. Lezione non
preparata, lezione improvvisata. Ma, 1° sopravvivere; mediare per
sopravvivere. Saper mediare tra le tante pressioni-richieste e' una dote
fondamentale per un ins.
- non cadere nel focus, ma cercare di mantenere sempre una visione
periferica.
- Non minacciare mai una sanzione che poi non si e' in grado di applicare
Es: "se non la smettete ora, poi salterete l'intervallo". E poi, siccome non
si e' in grado, domandare aiuto a colleghi.
- Non dare mai un'indicazione che poi non controlli
es: "prendete questo appunto", e poi non controllare. Si puo' non
controllare quando per gli studenti e' diventata un'abitudine. Hai
controllato se e' diventata un'abitudine?
- non punire chi si aspetta di essere punito, e' la cosa peggiore che si
possa fare, poiche' cancella ogni timore della punizione, genera degli
"impuniti".
- ...
Psico
-
Quando si ha un diverbio con un'altra persona,
- e sentiamo dentro di noi una reazione avversa, un aumento
dell'arrabbiatura-tensione,
- e guardando dentro di noi cerchiamo di contenerci, di far apparire
una calma esterna,
- accade che cio' non basta a diminuire l'alterco.
La ragione e' che la comunicazione non verbale (70% della comunicazione
umana) passa cio' che sto facendo, e non e' cio' che il contendente vuole,
sto pensando a me, non a lui.
Il contendente prima di tutto desidera essere capito, vedere in noi un
sincero sforzo di comprensione.
Quindi la regola pratica quando ci si tende, non e' cercare di
trattenersi, bensi' di sforzarsi al massimo di capire le ragioni dell'altro,
avere una re-azione "piu' profonda", agire, non reagire.
Es: Una collega che in gioventu' praticava un atteggiamento simile, era
appellata "amica di tutti", in senso non solo favorevole ma anche dubitativo, avverso,
escludente
...; la sua non e' pratica comune, e' invece comune la
faziosita' (con me o contro di me).
- ...
Lo spezzatino delle materie di studio e degli interventi occasionali
12-aprile-2018 e' qualche giorno che QN (QuotidianoNazionale) ha lanciato
un'iniziativa per introdurre 1ora-voto obbligatorio di EducazioneCivica, a
seguito delle recenti aggressioni subite da vari insegnanti: pugni, calci,
sfregio al viso.
Dico questo come ultimo esempio della mentalita' con la quale si e' pensato
alla formazione mentale degli studenti, ma vale anche poi.
Si presume di poter costruire una funzionalita' alla mente, aggiungendo pezzi, come se
fosse un apparecchio da cucina multifunzione che cambiando testata frulla oppure
macina, o come se fosse l'aggiunta di una app al computer.
NON FUNZIONA COSI' PER LA MENTE UMANA.
Intervento educativo. Occasionale ? Elenco.
- Educazione alla legalita' tenuto dall’Arma dei Carabinieri.
- ...
Intervento di appendicectomia.
Sicuramente certificati.
(Sappiamo tutti che) l'effetto piu' importante sui giovani e' fatto dal muto
comportamento dei genitori, che esteso a scuola dà: effetto piu' importante
sugli studenti e' fatto dal muto comportamento degli insegnanti.
Es: se gli insegnanti si attardano a parlare sulle scale invece che arrivare
senza deviazioni alla classe, allora anche io studente lo potro' fare, di
ingombrare il passagggio, di arrivare in ritardo.
L'azione cognitivamente corretta sarebbe:
- disintreccio del globale, e seguente reintreccio
quella scolasticamente praticata e':
- presentazione di una frammetazione, es: i pezzi di un puzzle,
e la pretesa che senza avere mai visto il completo, lo si possa comporre.
Impossibile con un puzzle complesso, demotivante per uno semplice, fino ad
instaurare il disinteresse come risposta primaria. Al che il recupero e'
veramente difficile.
Buone pratiche degli studenti, che il docente favorisce.
- sapere le domande di cui conosco le risposte
- ...
Links
-
The Case against Education: Why the Education System Is a Waste of Time and Money
(CommentoOcca: riguardo all'info a cui di solito mi riferisco, riassunta da "8%
degli studenti imparano nonostante gli insegnanti"=
The title is not a gimmick (it: trovata); the book’s argument is exactly
what it says on the tin (it: contenitore). Caplan—an economist at George
Mason University, home of perhaps the most notoriously libertarian economics
department on the planet—holds that most of the benefit of education to
students (he estimates around 80%, but certainly more than half) is about
signalling the students’ preexisting abilities, rather than teaching or
improving the students in any way. He includes the entire educational
spectrum in his indictment, from elementary school all the way through
college and graduate programs.
from:
https://www.scottaaronson.com/blog/?p=3678
- 1963 At MIT, Joseph Weizenbaum develops
ELIZA, the now-famous
program that simulates conversation between a Rogerian psychotherapist and a
patient.
- Mitsuku is the best
Chatbot, non
riconoscibile da molti umani.
-
NCLBA_No_Child_Left_Behind_Act