PULIZIA DI LINGUAGGIO. NON DIR LORO NIENTE.
15/4/97 Nel consiglio di classe (1pm), nuovamente e' emerso da parte del
rappresentante degli allievi, che io avrei usato un linguaggio "a
parolacce" rivolto contro uno degli allievi.
I ragazzi non capiscono quando un qualcosa:
- e' fatto d'impulso
- come battuta scherzosa
non bisogna assolutamente dir loro niente.
SEPARAZIONE INSEGNANTE/ALLIEVI.
Piu' sono ignoranti, piu' credono di sapere.
Piu' sono ignoranti, piu' la sola cosa che capiscono e' il rispetto e la forza,
non arrivano a capire che c'e' qualcosa di piu' importante, la conoscenza, non
ci arrivano, quindi per loro non esiste altro che il fatto contingente, vedono
solo cio' che hanno davanti, e nel caso di un insulto e' solo quello che vedono.
Cosi' va il mondo. E' fisiologico.
Anche per i ragazzi in buona fede la cosa e' la stessa, ne rimangono
mortificati.
I ragazzi maligni sono suscettibili e cio' e' un insulto che li induce alla
vendetta (merde su auto).
Devo imparare ad usare l'arma del blandire i maligni.
IL GIOCO NON VALE LA CANDELA.
Bisogna rendersi conto quando il gioco non vale la candela.
es: 28/5/97 1PM. Mi sono portato 2 borsate per gli esperimenti. L'attenzione
ottenuta e' stata comunque minima, lo sforzo e' valso la pena?
Portare le borsate fa male alla schiena.
ATT!!: L'ANSIA, SICUREZZA, DEL GIUDIZIO.
96/97
E' una delle problematiche dell'insegnante.
Come porre rimedio?
- Devo codificare le domande che faccio.
Ogni ora di lezione deve essere riassunta in 5 domande.
Questo per la sufficienza, poi ci sono le domande extra.
97/98 aprile.
Non ce l'ho fatta, sono un pirla.
29 aprile 98 Devo assolutamente organizzarmi in modo tale da avere le domande
standard da fare. E' inutile impegnarmi senza risparmio, tralasciando la
compilazione del registro personale e di classe, per ritrovarmelo poi sul gobbo
senza gratificazione, con l'ansia che il preside pirla di turno abbia da dire.
NON LASCIARTI COINVOLGERE DALLE SITUAZIONI PERSONALI
I FIGLI CRETINI HANNO SPESSO GENITORI CRETINI
97/98 Al ricevimento generale la mamma cretina di Conti Luca. Le dico: "non
e' venuto al recupero di fisica", non lo sapeva nemmeno che doveva venire
poiche' il figlio non le ha fatto firmare la comunicazione, non ha nemmeno
rimproverato suo figlio seduta stante. E poi ha il coraggio di dirmi che non
riesco a stabilire un dialogo costruttivo con suo figlio. E lei ???
Ho chiamato Santi (rappresentante di classe) a testimonio del fatto che veniva
frequentemente ripreso, e sto qua, sindacalista, ha imparato bene il mestiere:
mai dare contro alla propria categoria, ha nicchiato, evitando di rispondere.
La madre mi ha detto: "non deve scendere al livello del ragazzo, non ci
sono bisogno di prove, poiche' io credo a lei, non al ragazzo" pero' ha
trovato seccante il documentare il fatto: il racconto e' meno doloroso, sempre
equivocabile, i dati no.
GLI ALLIEVI EX DI ALTRI
97/98 3GEO E' una classe tranquilla dove ho ritrovato Domenichelli. Ho cercato
di insegnare in modo interessante.
Ci sono Schera e Masetti che sono bravi. Insomma, siamo in condizioni ideali.
Pero' ugualmente ormai gli stili cognitivi si sono consolidati: - chi si aspetta
la formula, vuole la formula e non vuole fare lo sforzo di ricordarsi quale
situazione sto modellando
- chi ritiene che il ruolo dello studente e' quello di ripetere (quasi tutti),
e' riluttante, o addirittura si rifiuta di esprimersi in situazione di indagine
autonoma del fenomeno.
IL LASSISMO DEI TEMPI
aprile98 Sempre piu' gli allievi sono "comodi" nell'essere a scuola,
non c'e' la tensione di fare e di primeggiare.