^^Dinamica di gruppo di insegnanti in un contesto di corso di aggiornamento in scienze.

NON/DISPERSIVO. DIPENDE DA ... CONTESTO, OBETTIVI, CONOSCENZE,
x: andiamo avanti ad analizzare il lavoro che ho fatto, a me interessa come posso andare avanti in questo lavoro cogli allievi. Ci mettiamo qui a parlare su "rotatorio com'e'", mi sembra dispersivo.
margherita: sono dell'idea che ciascuno di noi ha le proprie idee su certe cose. Se lo scopo di lavorare insieme e': facciamo il possibile per CONFRONTARE LE NOSTRE IDEE CON QUELLE DELLA SCIENZA UFFICIALE, per cercare di modificare un qualche cosa, ci vuole anche UN POCHINO DI DISPONIBILITA' A CAMBIARE QUALCHE COSA NELLE NOSTRE IDEE. Non serve qui irrigidirci su dei punti fermi solo per far vedere una idea personale. Credo che non sia positivo per nessuno. Ci soffermiamo su cose che possono anche apparire piccole, ma che ad un approndimento possono apparire cosi' significative da costituire un ostacolo ad andare avanti se non capite a fondo. Io sono abbastanza daccordo con la posizione di roberto. Non e' la stessa cosa. Al di la' del fatto che io, e sto parlando proprio per me in prima persona, in certi momenti posso non dare importanza a questo perche' magari la mia mente non ci fa mente locale anche se lo so, questo puo' succedere quando lavoro io in prima persona, o puo' succedere anche quando lavoro con in colleghi, proprio in una situazione come questa e quindi questo dipende dai miei limiti umani, ma aldila' di questo, nel momento in cui mi viene fatto notare, non posso che dire che roberto ha ragione. Non e' la stessa cosa. Allora prendiamo atto che non e' la stessa cosa e semmai, se c'e' qualche cosa da chiarire, es su che cosa intendiamo per direzione, andiamo a chiarire questo perche' allora ci aiuta un pochino tutti.

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rob: DINAMICA DEGLI INTERVENTI
Vorrei continuare con questa dinamica: sottolineare con brevi interventi aspetti della vostra conversazione.
Distinguerei aspetti di metodo e contenuto.

Margherita: Ho la sensazione che il clima psicologico che c'e', la butto un po' in ridere, non e' quello: stiamo insieme costruendo qualcosa che serve a tutti, anche a noi, dovrebbe essere questo il clima; io imparo stando con tutti voi, cosi' come imparo stando con roberto. Io credo che questo sia l'atteggiamento proficuo: ci mettiamo un pezzettino ciascuno per andare avanti nel ragionamento. Ma perche'? perche' questo diventa un atteggiamento fondamentale da utilizzare poi noi a nostra volta quando andiamo a lavorare coi b; cioe' l'idea che non dobbiamo sostituirci a loro, che non dobbiamo ammaestrarli (estremizzo un po', ma solo per capirci), che il nostro compito e' quello non di fare noi e dare noi le informazioni, ma di aiutarli piano piano, un po' ciascuno, ciascuno mette quello che ha, per costruire tutti insieme, sentire come un patrimonio comune cio' a cui siamo arrivati. Quindi qui qual e', secondo me, l'obiettivo fondamentale? capire in essenza che cosa intendiamo per vento. Il discorso dei segni di prima, voleva arrivare a questo; quindi, che cosa intendiamo per vento? Quando io soffio, faccio vento, e' un vento come un altro. La collega dice: ma quello e' uno ...