^^Patto formativo, o contratto didattico, tra insegnante e allievi. Regole. Vecchia versione.

dctrv Contratto didattico vecchio. Non in uso. Uso passato.

 

Versione orig

  1. Autonomia. Al fine di aiutare i compagni a raggiungere l'autonomia, non prestare nulla e non chiedere nulla in prestito (gomma, calcolatrice, materiali vari). L'insegnante ritira gli oggetti che vagano. Li trattiene per un tempo variabile, tanto piu' lungo quanto piu' si ripete il fatto. Una cosa e' il fatto-dimenticanza occasionale, altra il persistere. Superato il limite, vengono i genitori a ritirare.
  2. Posso bere? Si puo' finire di bere e mangiare per sete e per fame, non per esibirsi o per il piacere del palato. In classe, ma non in laboratorio.

    La si schiaccia (chi vuole) e getta alla fine della lezione (purtroppo non c'e' raccolta differenziata). La si mette sotto il banco, e se non c'e' il sottobanco, a terra attaccata alla gamba del banco in modo da non disturbare. Non sopra il banco o sul davanzale, cmq in un posto visibile, poiche' sono fatte per attirare l'attenzione, e quindi la distolgono dalla lezione.

 

1996/97

QUADERNO. GESTIONE, COMPILAZIONE.
- La facciata nuova della lezione nuova si prepara a casa il giorno prima: si intesta con: data, nome e cognome, classe.
2- Indici devono essere aggiornati ogni lezione.
6- Scambio lezioni: ogni lezione scambio con uno dei compagni vicini una lezione, in modo da operare un controllo vicendevole: segnalo in rosso i punti poco chiari e firmo per presa visione; consideriamo vicini i 4-6 che stanno intorno; non sempre la stessa persona, variare; mantengo un elenco-tabella degli scambi effettuati: data, lezione trasmessa, lezione ricevuta, chi.

REGISTRAZIONE. (cioe' appunti)
- Per avere una stima grossolana: non meno di 2 righe ogni 5 minuti, che nell'arco di una lezione equivale a circa 20 righe a lezione

PRESTAZIONI A CASA
1- STUDIO CASALINGO. Il ragazzo medio avra' bisogno di almeno mezz'ora di studio a casa per ogni ora di fisica a scuola. Il ragazzo medio; cio' vuol dire che almeno la meta' degli studenti bisogna piu' di mezz'ora.
Tenendo conto di tutte le materie e dei diversi rendimenti, possiamo dire che a casa si deve studiare dalle 2 alle 4 ore.
Il tempo-giornata-lavorativa si puo' pensare cosi' indicativamente suddiviso:
9 sonno + 5 scuola + 1 trasporto + 1 pasti + 1 accudirsi + 3 studio = 20 ore; rimangono 4 ore di tempo libero, non sciupatelo, il tempo e' una risorsa non rinnovabile.