L'ampliamento delle possibilità di accesso all'informazione non comporta automaticamente l'ampliamento della conoscenza e della capacità di comunicare.
Può sembrare comico oggigiorno (2021), ma agli albori dell'informatica c'era parecchia gente che vedeva questa scienza come una sorta di stregoneria.
A loro volta, gli informatici dissacranti rispondevano introducendo terminologie ispirate apparentemente all'horror o alla stregoneria, come daemon (demone in italiano) in Unix e negli altri sistemi operativi analoghi. Erano gli anni Sessanta e molti degli informatici più in vista dell'epoca avevano stili di vita, come dire, decisamente non convenzionali e amavano essere irriverenti.
A chi ci vedeva segnali di perdizione era inutile spiegare che il termine daemon derivava dalla mitologia greca, nella quale i dèmoni (accento sulla E) erano servitori degli dei, che svolgevano compiti di cui gli dei in questione non potevano occuparsi; nulla a che vedere con i demòni (accento sulla O). I demoni informatici, analogamente, eseguono compiti di cui l'utente non vuole o non può occuparsi.
credits: zeusnews.it
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