Le mappe concettuali possono essere usate per navigare in modo
"critico" e per costruirsi ambienti di lavoro in cui l'utente ha un
ruolo attivo Una possibilità di diventare utenti "creativi" è quella
di produrre ipertesti. Gli studenti sono coinvolti in prima persona, mentre gli
insegnanti hanno la possibilità di arricchire una "banca" di
materiali 'flessibili', modificabili e adattabili con poca fatica a situazioni
didattiche diverse, a disposizione dei colleghi della stessa scuola e di altre
eventualmente collegate in rete. Rispetto al libro tradizionale che consente una
sola modalità di lettura legata alla successione delle pagine così come sono
state scritte e rilegate, l'ipertesto offre molte possibilità sopratutto quella
di abbinare immagini e suoni alle unità testuali che compaiono sullo schermo,
la cui successione è determinata esclusivamente dalle scelte che il lettore
compie di volta in volta, durante il suo percorso. Il lettore diviene in un
certo qual senso autore egli stesso e può decidere l'organizzazione complessiva
di ciò che sta leggendo. Tutti gli studenti possono essere autori e lettori:
anche quelli abitualmente meno coinvolti e più a rischio di insuccesso
scolastico sono stimolati ad una maggior motivazione all'apprendimento ed una
partecipazione alle attività della classe. Nella progettazione dell'ipertesto
è utile partire dalla costruzione di mappe.
Le mappe possono essere usate anche nella didattica "tradizionale"
all'inizio di ogni unità didattica o modulo per scoprire quanto gli studenti
sanno già (le loro rappresentazioni mentali) mettendo in evidenza le loro idee.
Importante è anche individuare gli ostacoli che si oppongono ad un
apprendimento significativo attraverso discussioni in classe con domande stimolo
(interviste didattiche) o questionari a risposta aperta. L'insegnante cercherà
di superare gli ostacoli mettendo in crisi le conoscenze iniziali.
Costruire mappe permette di scoprire significati nascosti in un insieme di
proposizioni, di mettere a fuoco le idee chiave e di collegarle in rete.
Possiamo partire da un brano scelto da noi e dagli alunni evidenziando, ad
esempio sottolineando con colori diversi, parole che rappresentano concetti
cioè indicano regolarità negli oggetti e negli eventi. Alcune saranno parole
"oggetto", ad esempio cellula, pianta, cane; altre parole
"evento" come piovere, crescere. I concetti si possono unire tra loro
con parole legame o connettivi ad esempio " è, con". I concetti vanno
inseriti in ovali o quadrati chiusi: si partirà dal concetto chiave scrivendolo
nella parte alta della mappa e a questo si collegheranno con linee etichettate
da parole "legame" i concetti più ampli e più inclusivi sono
collegati ad altri in una struttura "a rete", i legami trasversali
cioè tra parti della stessa mappa e tra mappe diverse sono indicati con frecce
per maggior chiarezza. Il testo di J. D. Nova e D. B. Godwin "Imparando ad
imparare" propone itinerari per insegnare a costruire mappe a studenti di
diverse età.
Quando, dopo una prima fase di brainstorming e di discussione e confronto, si è
può arrivare alla mappa di classe su un dato tema si può decidere di
approfondire tutti o alcuni nodi costruendo altre mappe a gruppi, a coppie e di
cercare approfondimenti per progettare ed eseguire esperimenti, realizzare
testi, immagini, suoni. Il tutto sarà poi collegato con line interni ed,
eventualmente, esterni. Scegliendo un tema comune (ad esempio "il
fiume") si possono collegare i lavori realizzati da diverse classi, da
diverse scuole. Non sono necessarie conoscenze informatiche molto approfondite:
si impara facendo (learning by doing).
Durante il lavoro sarà utile confrontare le mappe dei singoli alunni tra loro e
con quella dell'insegnante per arrivare a una mappa collettiva. Alla fine del
percorso si confronteranno le mappe con quelle elaborate all'inizio: la lettura
sarà utilissima all'insegnante per valutare il proprio lavoro e rendersi conto
di quanto gli studenti hanno effettivamente appreso.
La mappa finale potrà servire per costruire insieme un ipertesto.
E' importante un momento di visibilità del prodotto realizzato (anche in una
fase intermedia) attraverso una pagina web o un Cd. Il prodotto non è mai
finito: ci sono altri punti di vista, altre classi si possono aggiungere. Il
lavoro all'interno della classe dovrebbe avere sempre come riferimento la mappa,
da "appendere" alla pareti e da rivedere, se necessario. Per il lavoro
in rete tra più classi è opportuno un "gruppo di progetto" con
compiti di coordinamento e maggiori competenze tecniche.
Il metodo basato sull'uso delle mappe permette di stimolare la creatività e la
collaborazione superando i confini tra le classi e tra le discipline.
http://www.mappeconcettuali.com
http://www.mappeconcettuali.it Knowledge manager: in italiano permette di realizzare mappe concettuali, mentali, diagrammi e basi di conoscenza