PUNTI DI VISTA. VISTE. VISTE: FRONTALE, LATERALE, DA SOPRA,
FRONTALE ANTERIORE/POSTERIORE, LATERALE SINISTRA/DESTRA
METODOLOGIA DEL CONFRONTO
CONFRONTO PERMANENZE/VARIAZIONI COSTANTI/VARIABILI dei disegni
CARATTERISTICHE COMUNI/DISTINTIVE
SCHEMA CORPOREO.
1 solo, dei disegni fatti della fila rotante, presenta i b. visti di schiena,
dal dietro. Voglio vedere se la differenza viene notata-espressa. Alberto
Mostro 2 disegni a un b.; nota la differenza;
i: ci sono altri modi di vedere, rappresentare, disegnare, fotografare, ...
Il b. non riesce a esprimersi a parole, ma lo fa a gesti mettendo la mano a
coltello sul tavolo
i: [cercando di raccordare il linguaggio iconico e gestuale] il modo che hai
pensato lo indichi cosi' con la mano [faccio il gesto], i modi presentati dai
disegni come li indichi con la mano?
b: ...
non riesce a trovare, capire, ... Ho poco tempo ...
i: prova a cercare tra le riviste una fotografia-immagine del modo che intendi
col gesto.
Ritorna con una foto appropriata
i: prova a disegnare il modo che intendi
b: devo far vedere solo 1 gamba e solo 1 braccio perche' messi cosi' [fa il
gesto "mano a coltello"] non si vede
Disegna un b visto di fronte con 1 sola gamba e 1 solo braccio; non lo ha
disegnato di lato-profilo, ha scelto come codice per rappresentare la
lateralita' il fatto che vede solo 1 gamba e 1 braccio, pero', se questo e' il
codice, l'espressione non e' regolare poiche' il viso e' disegnato con 2 occhi.
i: il viso si vede cosi' ... con 2 occhi? e' cosi' che si vede?
b: non sono capace ...
il b. si vergogna, si torce ,... capisco che desidera allontanarsi. Lo invito a
riunirsi ai compagni.
Si potra' riprendere il discorso, iniziandolo a una coerenza della sua
rappresentazione: 1 occhio, un braccio, una gamba, mezza bocca, ... dalla stessa
parte.
Fabio
ripropongo il confronto tra i disegni
i: guarda i disegni
b: ci sono 3 bambini qui e la': qui sono di schiena la', sono davanti
Ha prodotto una frase con una struttura che richiama lo schema:
frase di confronto = parte - fissa (permanenze)
-variabile - 1o elemento d variazione
- 2o
i: si puo' vedere, disegnare, fotografare, ... in altri modi oltre questi 2?
Risponde gestualmente allargando le braccia a continuare la linea della spalla e
mettendosi di profilo rispetto a noi, con la testa leggermente inclinata per
poter continuare a vederci con 2 occhi.
i: come si puo' chiamare questo modo che ci hai fatto vedere
b: ... [non riesce]
i: portami una foto di questo modo
La foto portata e' particolarmente significativa: riporta un animale, un
bambino, una videocamera tutti di profilo
i: qual e' il modo?
Il b indica sia il bambino che il cane
i: e la videocamera? [indicandola]
b: anche lei ... ha l'occhio che guarda in la' ...
CARTELLONE IMMAGINI POSIZIONI, PUNTI DI VISTA DEL CORPO
- davanti, di faccia, ...
- dietro, di spalle, ...
- di fianco, di lato, ...
- dal di sopra
Bisogna realizzare questi lavori su cartelloni standard, in modo che possano
essere poi raccolti in un raccoglitore, come i poster nei negozi.
Rilevare, ricercare gli altri modi di dire le posizioni. Questo serve a
- non fossilizzarsi in un solo modo
- diventare piu' sensibili, ricettivi ad indicazioni inconsuete, migliorando
cosi' la comprensione delle espressioni spontanee dei b.
- quando si sono raccolti piu' modi, si evidenzia quali sono le ragioni di fondo
che le regolano.
Manca la visione-vista dall'alto, dal di sopra. Si puo' far salire i b. a turno
su un tavolo, oppure guardare dall'alto delle scale, richiedere la
verbalizzazione, far ricercare immagini, ...
Si puo' concepire questo come un lavoro di organizzazione-classificazione dei
punti di vista.
Guardando per intero/per parti, cioe' s-componendo il corpo, si formano figure
piu' complesse
es: testa girata di fianco
Oltre che guardare ai piani-viste principali del corpo, ve ne sono innumerevoli
altre es: scorcio, ... tutte indagate dall'arte.
DISEGNI CON VISTA LATERALE
dopo il lavoro sulle viste del corpo umano fatto con le fotografie dei giornali,
i b disegnano. Una parte riesce a rappresentare anche la vista laterale.
Si potrebbe coinvolgere anche i famigliari, suggerendo, quando capiti
l'occasione, di fare fotografie ai b da diversi punti di vista, e di commentarle
insieme
- cosa si vede, cosa non si vede
- come si vede qui, li'
- ...
Si puo' discutere coi b quale preferiscono e perche'; se ci sono alcune
situazione che risultano meglio, piu' facilmente rappresentate in un modo
piuttostoche un altro.
VISTA DALL'ALTO, VISTA IN PIANTA
Osservando i disegni spontanei dei b in diverse situazioni
es: fila rotante, trenino, percorsi
ci si puo' rendere conto che i disegni, quasi sempre
- sono in vista verticale, cioe' il piano del foglio coincide con un piano
verticale
- rappresentano la figura umana per intero
Il codice espressivo "vista dall'alto" non e' spontaneo, e' da
costruire.
Non e' che i b non conoscano la vista dall'alto
es: se facciamo un percorso fissando delle "stazioni di percorso"
fatte da piattelli ed il percorso nello stesso luogo, visibile con un colpo d'ocohio,
le rappresentazioni con la vista dall'alto risultano spontanee
se invece facciamo un percorso col trenino di bambini, le rappresentazioni sono
in vista verticale
Potremmo interpretare dicendo: i b disegnano quello che vedono, disegnano dal
vero, col punto di vista col quale hanno effettivamente guardato, non utilizzano
un codice per esprimere meglio, piu' facilmente, certi aspetti piuttostoche
altri. Questo e' un compito decisamente piu' difficile perche'
- si passa da una rappresentazione generica a una finalizzata, quindi bisogna
capire qual e' lo scopo della rappresentazione
- bisogna saper utilizzare codici appropriati.
Noi sappiamo che per rappresentare ad es: il percorso del trenino, o la
rotazione della fila, risulta utile la vista dall'alto, cosa fare? come fare?
non credo che un atteggiamento attendista sia opportuno, cioe' se non lo fanno
oggi vuol dire che i tempi non sono maturi, lo faranno poi, si tratta invece di
spianare il cammino.
Il lavoro di educazione all'immagine e' importante: quando realizzo il
cartellone dei punti di vista, non posso rinunciare alle figure dall'alto
perche' "non sono facili da trovare".
Si possono approntare attivita' specifiche
es: bisogna far prendere confidenza ai b col corpo visto dall'alto, poiche' cio'
che sono abituati a vedere dall'alto lo disegnano in pianta
es: quando si fa il trenino, alcuni dovrebbero fare gli osservatori e cambiare i
punti di osservazione, usando punti di osservazione anche sopraelevati
es: possiamo fare un cerchi di b accovacciati e un in mezzo in piedi che guarda;
un cerchio di b seduti al tavolo e uno in piedi sul tavolo
es: come i grandi dall'alto vedono i b, come si vedono le persone dall'alto del
palazzo, come ci vedrebbe un gigante.
Possiamo in questo modo: sia parlando esplicitamente del punto di vista di
osservazione, sia facendo vivere opportune esperienze, sia commentando le
rappresentazioni, favorire l'uso di un codice espressivo grafico di "vista
dall'alto" anche quando non e' la vista che si e' effettivamente avuta.
Detto con una proporzione logica, i b dovrebbero arrivare a pensare che: come io
vedo il piattello a terra, il gigante vede me a terra; posso immaginare di
vedere come il gigante e quindi rappresentare di conseguenza.
Dopo aver fatto questo trainig, posso verificare se e' riutilizzato, o invitare
a riutilizzarlo ad es: per la fila rotante, per il trenino di b, per il percorso
nella scuola, ...