2006-07: Durante il primo esperimento di ottica, sulla riflessione speculare, fatto con un banco ottico spartano, invece di seguire la corrente principale, io con un piccolo gruppo ci siamo messi a indagare il fascio di luce del proiettore.
Conclusione (nelle parole degli allievi):
esiste il cono di luce
Ovviamente non sono dovute all'indagine, bensi' e' stata l'occa-sione di socializzarle, cioe' dirsi quelle cose che non si dicono mai perche' si danno per scontate, e cosi' facendo rimangono superficiali. La funzione dell'insegnante e' di stimolare la socializzazione delle conoscenze spontanee, validarne l'importanza, e da li' iniziare lo sviluppo della conoscenza scientifica.
Ho preso delle fotografie della luce attraverso il foglio, a varie distanze. Pero' non ho preso misure di distanza, solo la crescenza.
N | x=d | y=D |
1 | ||
2 | ||
3 |
Abbiamo fatto solo qualche misura. Inoltre non mi ricordo se era il diametro della macchia piu' luminosa centrale o quella periferica. Fare il grafico. Si puo' fare anche un grafico cartesiano, ma rende di piu' un disegno in scala, una vista di lato in un piano passante per l'asse del cono.
E' interessante anche un disegno della macchia di luce fatto dal suo confine, e poi rifatto alle diverse distanze; dovrebbero essere figure simili una dentro l'altra. Pero' non l'abbiamo fatto, lo faremo con le fotografie.
Abbiamo visto una zona centrale piu' luminosa e un'altra periferica meno, che degradava fino alla luminosita' ambiente.
Osservando il materiale-carta ho notato, senza dirlo, che si vedeva una qualche struttura.
Conclusione: guardare in trasparenza e' un modo di studiare la struttura di un materiale.
Dato che influenza il cono di luce.
Posizione rispetto all'apertura:
Dimensioni:
ref: ix Piramide.
Proiettore del banco ottico didattico.
Proiettore del diodo LED.
Proiettore di un proiettore di diapositive.
Videoproiettore.