Stringendo la fenditura la figura di diffrazione si allarga. Piu' piccola e' la fenditura, piu' larga la figura di diffrazione.
Vogliamo essere quantitativi e quindi dobbiamo misurare la larghezza della fenditura.
● Ne esistono con calibro micrometrico a vite incorporato, cmq questo paragone suggerisce un modo di misurare: misurare il passo della vite, chiudere la feritoia, e tenere conto della rotazione-avvitamento. Alla buona un piccolo segno sulla testa della vite potrebbe servire come riferimento angolare.
● Prendere uno spessore conosciuto (posso misurarlo col calibro, meglio col micrometro) e serrarlo nella feritoia (delicatamente), e poi sfilarlo. Come oggetto sottile posso prendere un foglio di alluminio.
● Possedere uno spessimetro (se non c'e' in laboratorio, ordinarlo. Uno di poco conto costera' 10 euro).
dida: l'uso e la conoscenza dell'esistenza di piccoli e specializzati strumenti di misura puo' essere fascinante per le giovani menti. Lo spessimetro non e' l'unico, ci sono anche i calibri da orefice.
Mei che nient. E' necessaria poi una elaborazione teorica maggiore per poter connettere le misure sperimentali con la teoria.
Non ho mai provato la stessa fenditura e 2 laser diversi. Se c'e' tempo e soprattutto partecipazione, si puo' provare.