Quando opportuno le misure angolari sono riportate nelle 2 versioni: gradi e radianti.
Gr&Ra Gradi e Radianti. (Gradianti, neologismo)
La scelta qui e' di fare i conti in gradi e poi di fare la conversione in radianti, non di rifare i conti coi radianti.
Sono infiniti i modi di far variare il raggio.
Per rendercene conto ...
- possiamo
immaginare come si possa agitare il fascio di luce di una torcia elettrica.
Idem per i modi di variare della superficie di riflessione. Es:
- il sole riflesso dagli aeroplani e poi non piu' (nei nostri occhi).
Se trattiamo la questione in modo ancora piu' astratto guardando al solo
aspetto geometrico, prescindendo dalla fisica sottostante, allora uno schema e':
retta al posto del raggio di luce, e piano al posto della superficie di
incidenza-riflessione.
Non c'e' limite ai modi di farli (pensando) variare.
Modi di far variare il raggio adatti ai nostri scopi e strumenti e capacita',
sono:
- punto di incidenza fisso, coincidente con l'origine del piano cartesiano, varia il resto
- punto sorgente fisso, varia il resto
- il raggio si sposta trasversalmente, il che equivale a inclinazione fissa,
varia il resto.
Ognuno di questi modi di variare si puo' modellare tramite un foglio di calcolo.
Per far muovere un raggio, in generale un segmento (che potrebbe essere lo schermo), prendere spunto da: moto di un segmento nel piano. >>>
Il raggio di luce, geometricamente (cioe' in astratto dalla sua consistenza
fisica) e' un segmento.
A pensarci meglio, quest'affermazione, che con quest'aria di assolutezza mi ha
convinto, e' criticabile, poiche': in generale quello "del segmento"
e' un modello, e poi in particolare si potrebbe usare un segmento orientato, per
dar conto del verso del moto della luce.
Es: Se il punto sorgente ed il punto di incidenza li penso come estremi del segmento, disposti in un certo ordine, poi li posso pensare a posti scambiati.
Excel soffre di una contraddizione se si interpretano i diagrammi
punto-linea nel piano cartesiano come percorsi:
- nella tabella i punti hanno un ordine naturale
- nel disegno questo ordine non viene rappresentato, ad es con delle frecce
d: Qual e' il motivo per cui nel modello ci sono le coordinate cartesiane (calcolate) degli estremi dei segmenti, anche se i dati e i conti sono stati fatti in gradi?
r: In Excel Per disegnare i segmenti si usa un piano cartesiano, e quindi servono le loro coordinate cartesiane, e quindi i dati che li definiscono devono essere alla fine convertiti in coordinate cartesiane.
Nel parlare tendo a usare "inclinazione" per riferirmi alla posizione angolare rispetto al riferimento cartesiano-polare.
L'angolo di incidenza e' "l'inclinazione relativa" del raggio incidente rispetto alla normale.
Inclinazione e angolo si misurano entrambi in gradi.
Un altro modo di dire e': angT angolo rispetto a Terra.
Con "Terra" qui intendiamo il riferimento cartesiano-polare.
La lunghezza del segmento, qui viene anche spontaneo chiamarla "raggio del segmento".