Titolo: Allungamento di una molla forzata.
Scopo: - Misurare la corrispondenza tra forza e allungamento di una molla.
- Misurare la costante elastica di una molla.
1- ci possono essere difficolta' sperimentali a misurare la lunghezza della
molla, mentre puo' essere piu' comodo fissare un'asta metrica di riferimento e
calcolare la lunghezza a partire dalla posizione. Cio' pero' puo appesantire l'immediatezza
del risultato.
2- piuttosto che guardare all'allungamento della molla, si guarda allo
SCOSTAMENTO DA UNA POSIZIONE DI EQUILIBRIO, poiche' e' un'impostazione piu'
generale, legata alle piccole oscillazioni. Pero' non ho trovato libri che
propongono questa prospettiva, molto piu' semplice l'allungamento della molla.
Titolo: Comportamento di una molla forzata
Scopo:
Misurare la corrispondenza tra forza e allungamento di una molla.
Misurare la posizione in funzione del peso.
Misurare l'allungamento in funzione del peso.
Misurare la forza della molla in funzione dell'allungamento.
lger: all'ungamento alungamento all'ora
Tavarelli | L'allungamento di una molla puo' variare anche se il peso agganciato e' uguale, perche' l'allungamento dipende anche dalla sensibilita' della molla. |
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Tavarelli | Tavarelli: L'allungamento della molla raddoppia con il raddoppiarsi dei pesi.
Infatti all'aumentare di 25g, l'allungamento aumenta di 7,5 mm.
Il comportamento misurato si discosta leggermente dal comportamento ideale. |
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Dati.
dida: posso anche studiare e graficare posizione=f(forza); bisogna riflettere su
quale relazione e' piu' conveniente studiare. Probabilmente bisogna fare un
elenco di queste dipendenze in modo da rendersi conto che da un punto di vista
fisico ed anche comune si vede la variazione di posizione come conseguenza della
variazione di lunghezza della molla.
dida: FORZA PESO = FORZA DELLA MOLLA
Bisogna fare una colonna in cui metto la forza della molla, che come intensita'
e' pari alla forza dei pesi; per spostare l'attenzione dalla forza fatta dai
pesi alla forza fatta dalla molla, che e' il vero protagonista, poiche' e'
quella che c'e' sempre, mentre la forza forzante potrebbe essere quella della
mano o di un'altra molla.
Bisogna anche valutare se considerare le forze segnate.
N | a | P |Da |DP |DP | | F | x
| | |con|con|cum| | |
--+---+---+---+---+---+---+---+---
0 55 0 27 100 100 100 27
1 82 100 23 100 200 200 50
2 105 200 25 100 300 300 85
3 140 300 30 100 400 400 115
4 170 400 26 100 500 500 141
5 196 500 29 100 600 600 170
6 225 600
a posizione capo mobile molla
P peso complessivo; e' un calcolo
Da_con differenza consecutiva della a
DP_con differenza consecutiva dei pesi; e' una misura
Da_cum differenza cumulativa della a
DP_cum differenza cumulativa del peso
F forza fatta dalla molla
x allungamento della molla
Formule
x=Da_cum
1) prendo una molla adatta ai pesi disponibili.
2) trovo un appiglio (un gancio; Baci Gentian immigrato albanese conosceva
"gancio" ma non "appiglio")
3) aggancio la molla all'appiglio
4) prendo un'asta millimetrata per misurare la posizione della molla,
precisamente la posizione dell'estremita' mobile.
4b) sistemo la riga in verticale per una corretta lettura della posizione
4c) il verso crescente della riga concorda con l'allungamento
5 misuro la posizione senza pesi
5b aggiungo un peso, misuro la posizione, registro
5c ripeto piu' volte il punto 5b