E' l'aspetto piu' evidente del confronto tra molla e elastico:
Ho utilizzato 4 elastici giuntati in serie.
Ci sono 2 versioni: quella lunga di seguito, e quella a 2 colonne.
Spesso in quella a 2 colonne gli allievi sbagliano: slittano di 1 posto, vanno dall'alto al
basso invece che a ritroso.
La pretensione serve a "distendere" l'elastico, che lasciato a se', senza forze applicate, e' un po' contorto, e quindi nell'allungarlo si distinguono 2 fasi:
che hanno un diverso tipo di corrispondenza rispetto alla forza.
si puo' fare in termini di geometrici o di forza.
Invece di dare a tutti la stessa lunghezza di partenza, diciamo:
Circa 0,5 N = 50 gf.
lunghezza, allungamento, scostamento.
d: Se l'elastico fa piu' lunghezza nello scarico che nel carico, allora ad ogni ciclo si allunga di piu'! Come e' possibile? E' quello che accade veramente?
L'elastico impiega un tot di tempo a tornare alla figura-lunghezza iniziale.
In laboratorio.
Occorre l'asta da 1 metro, non basta quella da mezzo.
Tirare col dinamometro si puo' fare comodamente in classe.
Tirare coi 2 tipi di controlli (forza/allungamento), in 2 sedute diverse. E' opportuno, serve per capire:
La 1a volta ho allungato di 5 cm per volta, andando da circa 30 cm a 80. A posteriori penso sia meglio fare un numero di letture minore, ogni 10 cm invece che ogni 5. Verificare se si puo' tirare-allungare di piu'.
Elastico in orizzontale.
c: E' chiaramente una grossa differenza operativa, ma non centra il concetto.
Qui il tema era il poter controllare l'allungamento.