Ho scritto questo pezzo per parlare della geometria della raffigurazione.
L'urto non puo' essere tra punti geometrici, o meglio non e' sensato
modellarlo cosi' poiche':
- i punti non hanno dimensione
- la probabilita' che i punti occupino la stessa posizione in un continuo,
distribuendoli a caso, e' uguale a zero.
Con i punti punti geometrici:
- si rappresentano i centri dei due corpi
- l'urto viene valutato in base alla distanza tra i centri: se la distanza tra i
centri e' meno di un prefissato tot, allora si ritiene avvenuto l'urto.
Il modello piu' semplice che ho pensato e': una linea-traiettoria retta
orizzontale.
In tal modo la distanza punto-retta e' semplice da calcolare.
Il modo piu' veloce di fare e':
- ingresso e uscita casuale.
In tal caso l'inclinazione della retta e' casuale.
Pero si puo' anche fare:
- uscita con fissato spostamento verticale rispetto all'ingresso.
In tal caso l'inclinazione e' fissa.
Per semplicita': valutare l'urto in base alla distanza verticale tra punto-atomo e retta-traiettoria-elettrone.