^^g_120307

... argomento del lavoro e dell'energia...

Durante l'ultima lezione di fisica ci siamo occupati solo ed esclusivamente di questo. Tuttavia, mi sorge un dubbio: perchè il lavoro finale del pattino deve essere uguale alla velocità finale dello stesso (con finale intendo lavoro e velocità analizzate nel tratto finale del percorso del pattino)?

Risposta

Lingua

Per proprieta'-fedelta'-referenzialita' di linguaggio:

il pattino scivola sullo scivolo, non su una rotaia.

Anche se si puo' accettare il modo di dire. Accettato, ma deprecato.

Paragone:

1.  il lavoro finale del pattino deve essere uguale alla velocità finale"
2. il consumo di carburante finale

dell'autoveicolo

deve essere uguale alla distanza finale.

Lo schema comune del paragone e'

  A finale e' uguale a B finale

?Come puo' essere un "consumo di carburante" essere uguale a "una distanza".?
Preso alla lettera, nel caso in esame, e' senza significato, o errato, a seconda di come la si vuole intendere.

Puo' avere un significato corretto se si intende:


La formula che associo, sensata per il caso in esame, e' quella dell'Energia cinetica di un punto materiale EC=(1/2)*m*v^2, o di un corpo in moto traslatorio
 

1  
Ec
Mv2
2  
    
Ec Energia cinetica del punto materiale
M, v   massa e velocita' del pm (punto materiale)

La formula dell'en cin mette in corrispondenza biunivoca velocità e energia cinetica du un punto materiale. Entrambe grandezze istantanee: velocità e en cin istantanee.

>>> Teorema dell'energia cinetica di un punto materiale F*s=(1/2)*m*v^2, L=∆EC.

1    
F*s= ∆ 
*m*v2    cioe'  L= ∆EC
2    

Quindi

L → ∆EC   esatto
L → EC errato se preso alla lettera.

 

Bisogna cercare di essere precisi nei ragionamenti, se poi si vuole verificarne la correttezza.

 

Se consideriamo la speciale CONDIZIONE INIZIALE (v0=0; EC0=0), allora L = EC .

Sottigliezze.

Se il punto di partenza del ragionamento e' L= ∆EC , allora  L = EC e' un'uguaglianza numerica (nel caso (v0=0; EC0=0)), ma concettualmente e' un incremento da zero.