^^Studio sul formato per scrivere la documentazione.

Mettere o no la "R" di Rita, o "i" di insegnante

"Versione senza"

  L'altro giorno tu hai trovato il verme? (nelle castagne)
Elisa_C si, ma poi e' morto
  Emergono le preconcezioni spontanee su "vivente"
  Come fai a sapere che e' morto?
Elisa: Guido l'ha buttato per terra ... poi non si muoveva piu'...
  e prima si muoveva?
Elisa si
  che vuol dire che e' morto?
Elisa vuol dire che non respira piu' ... non fa piu' niente e sta a terra ... se uno non lo muove non fa niente ...
  Elisa ha visto due aspetti del vivente, la respirazione e il movimento, poi tace. Forse stimolata avrebbe aggiunto altre cose, ma io non intervengo volutamente, per lasciare spazio agli altri. Guido chiede la parola.
Guido i vermi vivono dentro le castagne ... se vivono fuori poi non ci hanno piu' da mangiare ...
  Guido esprime un punto di vista statico preciso sul rapporto tra essere produttori e esseri consumatori: quei vermi mangiano solo castagne.
La sua lettura e' probabilmente corretta, ma limitata al caso particolare, da qui e'  necessario partire per avviarlo a differenziare situazioni.

Le specie inferiori nella scala naturale difficilmente sopravvivono in condizioni di vita mutate, ma le grandi specie, ad esempio gli uomini, ma anche gli insetti, si adattano alle mutate condizioni ambientali. La grande varieta'  di carattere che e' in esse determina una selezione naturale e consente la sopravvivenza al piu' adatto, favorendo le variazioni vantaggiose.

  che mangiano i vermi?
Guido le castagne ... pero' solo i vermi bianchi

"Versione con"  per confrontare

i L'altro giorno tu hai trovato il verme? (nelle castagne)
Elisa_C si, ma poi e' morto
  Emergono le preconcezioni spontanee su "vivente"
i Come fai a sapere che e' morto?
Elisa: Guido l'ha buttato per terra ... poi non si muoveva piu'...
i e prima si muoveva?
Elisa si
i che vuol dire che e' morto?
Elisa vuol dire che non respira piu' ... non fa piu' niente e sta a terra ... se uno non lo muove non fa niente ...
  Elisa ha visto due aspetti del vivente, la respirazione e il movimento, poi tace. Forse stimolata avrebbe aggiunto altre cose, ma io non intervengo volutamente, per lasciare spazio agli altri. Guido chiede la parola.
Guido i vermi vivono dentro le castagne ... se vivono fuori poi non ci hanno piu' da mangiare ...
  Guido esprime un punto di vista statico preciso sul rapporto tra essere produttori e esseri consumatori: quei vermi mangiano solo castagne.
La sua lettura e' probabilmente corretta, ma limitata al caso particolare, da qui e'  necessario partire per avviarlo a differenziare situazioni.

Le specie inferiori nella scala naturale difficilmente sopravvivono in condizioni di vita mutate, ma le grandi specie, ad esempio gli uomini, ma anche gli insetti, si adattano alle mutate condizioni ambientali. La grande varieta'  di carattere che e' in esse determina una selezione naturale e consente la sopravvivenza al piu' adatto, favorendo le variazioni vantaggiose.

i che mangiano i vermi?
Guido le castagne ... pero' solo i vermi bianchi

Conclusione: a me sembra piu' leggibile senza.

Come marginare?

Versione A

  perche' mastichi il cibo?
Guido perche' ... se non ti va giu' di traverso
  dove va giu?
  silenzio
  va giu' nei piedi? I piedi hanno bisogno di cibo?
  Guido capisce la prima domanda, ma non la seconda
Guido va giu' nell'intestino
  e che fa?
  gira dentro ... poi va sempre un po' piu' in giu' ... dopo diventa cacca ... e dopo la faccio uscire
  ma ... allora a che ti serve mangiare?
Guido per diventare grande ... diventare sempre piu' alto
  ma ... se il cibo lo mangi e poi lo ributti ...
Guido no ... un po' resta dentro ...

Era mia intenzione, in questa occasione, far lavorare i bambini su un'impronta corporea, per vedere quale percorso immaginavano che facesse il cibo ingerito, come lo avrebbero parcellizzato, quali modificazioni pensavano che avvenissero dentro al loro corpo.
Non l'ho fatto quel giorno, non l'ho piu' fatto.
Credo sia qui evidente che il lavoro documentato non intendeva sviluppare concetti, ma semplicemente favorire una primitiva e collettiva presa di coscienza del reale attraverso l'estrinsecazione di concezioni intuitive.

Un approfondimento piu' ampio sara' quindi indispensabile per avviare attivita' sull'argomento specifico

  nel corpo abbiamo i buchi
  sono piccoli ... non si vedono ... stanno sulla pelle
  Gli uni parlano dei "grandi buchi", gli altri pensano ai "piccoli buchi": i due discorsi si intrecciano
  come si chiamano?
  si chiamano pori
  lo sapevo gia'
  Erano in molti a saperlo, ma il nome non veniva.
  Quali sono i buchi piu' grandi del nostro corpo?
  quello "che esce" la cacca ... e la pipi' ... e "dove" si respira ...
  anche per le puzzette ...
  anche gli occhi e le orecchie ...

Versione B

  perche' mastichi il cibo?
Guido perche' ... se non ti va giu' di traverso
  dove va giu?
  silenzio
  va giu' nei piedi? I piedi hanno bisogno di cibo?
  Guido capisce la prima domanda, ma non la seconda
Guido va giu' nell'intestino
  e che fa?
  gira dentro ... poi va sempre un po' piu' in giu' ... dopo diventa cacca ... e dopo la faccio uscire
  ma ... allora a che ti serve mangiare?
Guido per diventare grande ... diventare sempre piu' alto
  ma ... se il cibo lo mangi e poi lo ributti ...
Guido no ... un po' resta dentro ...
   
 

Era mia intenzione, in questa occasione, far lavorare i bambini su un'impronta corporea, per vedere quale percorso immaginavano che facesse il cibo ingerito, come lo avrebbero parcellizzato, quali modificazioni pensavano che avvenissero dentro al loro corpo.
Non l'ho fatto quel giorno, non l'ho piu' fatto.
Credo sia qui evidente che il lavoro documentato non intendeva sviluppare concetti, ma semplicemente favorire una primitiva e collettiva presa di coscienza del reale attraverso l'estrinsecazione di concezioni intuitive.

Un approfondimento piu' ampio sara' quindi indispensabile per avviare attivita' sull'argomento specifico

   
  nel corpo abbiamo i buchi
  sono piccoli ... non si vedono ... stanno sulla pelle
  Gli uni parlano dei "grandi buchi", gli altri pensano ai "piccoli buchi": i due discorsi si intrecciano
  come si chiamano?
  si chiamano pori
  lo sapevo gia'
  Erano in molti a saperlo, ma il nome non veniva.
  Quali sono i buchi piu' grandi del nostro corpo?
  quello "che esce" la cacca ... e la pipi' ... e "dove" si respira ...
  anche per le puzzette ...
  anche gli occhi e le orecchie ...