Impariamo a renderci conto di qual e' il nostro interlocutore, per questo
leggiamo attentamente gli interventi dei b.
I nostri interlocutori sono fatti cosi', questo e' il problema che loro ci
pongono.
es: OLTRE CHE NOMINARE, E' CONOSCITIVO
I b imparano a sopravvivere non solo parlando delle cose che hanno davanti:
- previsione : da certi segni sai che ti verra' la febbre
- causa-effetto: facendo certe cose la febbre passa
Che senso ha soffermarsi sulle produzioni dei b? focalizzare l'attenzione su
quanto e' complicata la dinamica di conoscenza che sta dietro l' appropriazione
di spazi e tempi. Quanto sia complicata lo vediamo dai disegni che fanno; i
disegni che fanno non sono quello che loro hanno in testa, esattamente come le
parole che dicono non sono quello che loro hanno in testa, sono segni che
emergono, una volta da una parte, una volta da un'altra, sono indizi, pero' sono
tutte cose che sono un po' connesse con quello che loro hanno in testa. Quello
che e' molto importante e' che siano cosi' variati, e' questo che rende il
lavoro dell'adulto difficile pero' divertente, ognuno ha il suo punto di vista
sul mondo e si tratta di confrontarli, soprattutto di VALORIZZARLI, cioe'
CERCARE DI CAPIRE COSA SIGNIFICANO.
Nelle discussioni c'e' una grande quantita' di esperienza di vita che viene espressa.
INFLUENZA DELLA FAMIGLIA
Ah dipende tutto dalla famiglia, poiche' li fanno parlare ...
beh, dipende molto anche dalla scuola perche' se la scuola e' un ambiente in cui
lo sforzo cognitivo e' valorizzato ...
L'attenzione di un b di 4 anni sappiamo tutti quanto dura, pero' fa parte dell'abitudine il fatto che se si sta facendo un certo lavoro ci si lavora, si continua, poi si dice "cosa avevamo detto", ...