^^Misure esatte e misure approssimate.

Lg

misura: in/esatta, im/precisa, approssimata, perfetta, con/senza errore

∄ misure esatte, tranne il conteggio di numeri limitati di elementi esattamente distinguibili

es: i componenti di una classe scolastica.

E' la risposta-conclusione a "Ci sono misure esatte?"

La misura delle grandezze continue e' teoricamente approssimata.

La misura delle grandezze continue e' intrinsecamente imprecisa.
Il valore di una grandezza che puo' variare con continuita' non e' misurabile con esattezza. >>>
Cioe' non puo' essere esatta, c'e' per forza un errore.
dim:

i: come facciamo allora se tutte, o quasi, hanno un errore?

La misura d grandezze discrete e' teoricamente esatta:

Il valore di una grandezza che varia di unita' e' misurabile con esattezza (in linea di principio).

Misure esatte: caso unico: conteggio diretto.

Il conteggio diretto e' in linea di principio l'unico tipo di misura che e' esatta. Solo in linea di principio, poiche' in linea pratica e' facile sbagliare su grandi numeri es: i migliori sistemi di lettura/scrittura su disco magnetico arrivano a una precisione di 1 errore su 1000 miliardi.

Misure approssimate di una grandezza discreta

Nella pratica della misura nessuno misura il numero di capelli con un conteggio diretto, si fanno conteggi indiretti approssimati
es: conteggio il peso di n elementi di peso prossimo dividendo il peso di tutti per quello di uno; o meglio per il peso medio di una piccola parte.

Misura approssimata di una grandezza continua tramite i gradi del continuo.

Nella pratica della misura, la misura di una grandezza continua e' spesso riportata a una sua graduazione, che e' una grandezza discreta

+ + + + + + +  DISCRETO
-------------- CONTINUO
+-+-+-+-+-+-+- GRADI DEL CONTINUO (le tacche)

Il metro graduato e' un sistema di gradi del continuo-1d.
Cio' che leggiamo sul metro e':

Grado di approssimazione.

IN/ESATTO, IM/PRECISO, IM/PERFETTO (intesi come CONTRARI; oppure GRADI)

Capito che il problema
- non e': se la misura e' in/esatta
- bensi': QUANTO e' in/esatta
sorge il problema di valutare il grado di in/esattezza. Cio' avviene con la definizione dei vari tipi di errori ^^.

Preconcetto: la misura si puo' fare esatta.

Per controbattere in prima battuta: ma e' il massimo di esattezza, precisione, perfezione...?
si cerca di accostare al "perfetto" anche la "perfettibilita'", di passare da una visione binaria a una graduata.
Nella misura c'e' anche il problema del LIMITE DELLA PRECISIONE, per cui la perfettibilita' ha un limite.
Qui e' esemplificato un tipo di intervento in cui la dinamica piuttostoche di contrapposizione / sfondamento / abbattimento e' di accostamento / sbilanciamento, per cui il tentativo di crescita su un concetto debole porta alla sua crisi / caduta / sostituzione naturale. E' un intervento non violento / non invasivo.
In generale puntare all'arricchimento, lo sfrondamento spontaneo e' una sua conseguenza.

Preconcetto: la misura piu' piccola e' la massima precisione.

Il preconcetto espresso da alcuni e': siccome possiamo misurare le dimensioni degli atomi, segue che possiamo misurare la lunghezza di un metro con la precisione di un atomo.
Questa preconcezione e' un esempio di uso improprio di una informazione scientifica: la dimensione dell'atomo.
Avendo saputo che le dimensioni degli atomi sono misurabili, c'e' chi reputa che:

Per controbattere bisogna considerare la visione operativa della misura, di come la stessa grandezza viene misurata nei diversi ambiti di scala. Il problema del raccordo dei livelli di scala, da un pv sperimentale e teorico.