Tratto cronometrato tramite coppia di fotocellule.
Fare scattare le fotocellule con un oggetto, e misurarne lo spostamento tra le 2 posizioni di scatto.
E' un segmento-fascio di luce infrarossa, non visibile all'occhio. Quando viene interrotto, viene mandato un segnale lungo il cavo di connessione al cronometro, e a seconda della presa a cui e' stato collegato, avvia o ferma il cronometro.
quella del cancello automatico.
Ha una spia rossa di servizio, per rendere visibile quando si attiva la fotocellula, interrompendo la linea di luce.
E' come la distanza tra 2 oggetti qualsiasi non puntiformi: non e' univocamente definita. In pratica, si definisce alla bisogna, secondo il contesto.
La distanza da considerare e': | |
fronte | retro |
fronte | fronte |
retro | retro |
retro | fronte |
centro | centro |
o altro? | |
dal punto sensibile | al punto sensibile |
Cio' che e' visibile sono 2 fotocellule identiche.
La risposta pulita e': dal punto sensibile al punto sensibile, ma come misurarla indirettamente misurando la struttura esterna?
Ho visto le fotocellule montate non con la stessa orientazione, ma "faccia a faccia". Cio' mi ha lasciato inizialmente perplesso, poiche' per la misura della loro distanza ero abituato al metodo di "misura di interasse", non applicabile nel caso della disposizione "di fronte faccia a faccia", ma l'insegnante tecnico-pratico in compresenza aveva usato il "metodo di attivazione della fotocellula" per misurare la lunghezza del tratto.