Il movimento ha una struttura temporale.
Da un punto di vista didattico si puo' interpretare questo come il fatto che
il movimento e' un argomento "esemplificativo" dell'argomento
"tempo in astratto".
Tutto cio' che si puo' dire sul tempo, si puo' dire in ambito
"movimento" ed e' necessario al suo studio.
Il movimento ha una struttura spaziale.
Idem come "moto e tempo".
Cinematica del moto (=def) la struttura spazio temporale del movimento.
E' la "gabbia" spazio-temporale del movimento.
Percependo, il movimento e' un'unita', ragionando lo si disintreccia
in tempo e spazio.
Nell'insegnare si possono trovare forti resistenze a questo disintreccio.
In ambito scientifico, determinare la cinematica del fenomeno e' la prima "sgrumata" nello studio, un po' come il prelavaggio, che permette di meglio vedere la sostanza.
In cio' che stiamo osservando pero' ci sono molti altri aspetti che possono prendere la prevalenza sulla cinematica:
E chi se ne frega della cinematica?
E' piu' bello che dire: "cinematica = posizione + tempo", o ancora piu' formalmente "cinematica = posizione in funzione del tempo", poiche' la parola "spazio" e' immensa, pero' e' da immaginazione logica, va bene, ma bisogna precisare per chi deve imparare. Per chi gia' sa, a posteriori, puo' risultare piu' bello, poiche' instrada su pensieri generali.
Al mov, in forza delle associazioni spazio temporali, si possono riferire entrambi i termini "uniforme costante".