Le forze non si vedono, pero' si sentono col tatto, quindi cmq vengono percepite, quindi se diamo al "sentire" la stessa dignita' del "vedere", cosi' come e' vero cio' che vediamo con gli occhi, e' vero cio' che sentiamo col tatto.
Quando tiro l'elastico, in generale QUANDO FACCIO FORZA:
Questo modo di comportarci di noi umani, di "non sentire" la forza
che ci e' fatta contro, e' molto diffuso, pero' non e' innato, e' un prodotto
dell'educazione.
E' un comportamento ego-centrato.
La "parte attiva della mente": l'intenzione, prevarica la "parte
passiva della mente": la sensazione. E' una questione di educazione. Non e'
mai troppo tardi. Anche se, bisogna dirlo, sarebbe meglio prima. Cosi' ad un
bambino che sta operando con forza e "soffocato" dall'intenzione, bisognerebbe dire: "prova a
sentire ... anche quest'oggetto fa forza su di te, guarda come ti ha segnato la mano, lo
senti adesso? prova a far forza, ma anche a sentire la forza che fa lui. Se lo
fai chiudendo gli occhi forse lo senti meglio."
Un bimbo cosi' indirizzato si costruira' probabilmente un modello del mondo
diverso.
Quando si fa forza, si e' mentalizzati ad essere attori, quindi spesso si fa poco caso che quando si fa forza, anche la si subisce. E' importante far notare questo ai bambini il piu' presto possibile, per avviarli ad una corretta costruzione scientifica.
esof: Percezione; esempi.