Un insegnante vorrebbe per semplicita' spiegare 1 cosa per volta, in questo caso
la legge del moto f=ma.
Pero':
- o considera una situazione semplificata dal punto di vista fisico, ma astratta
e non quotidiana
- o le situazione quotidiane sono piu' complesse, nel senso che non sono
spiegabili solo con f=ma, ma richiedono anche altre leggi. Tentare di spiegare
il caso quotidiano guardando solo in modo selezionato a cio' che serve per
illustrare la legge, porta ad incomprensioni, poiche' molti allievi in molti
casi hanno un taglio cognitivo sulla situazione diverso da quello proposto
dall'insegnante.
L'idea didattica e' di estendere la spiegazione a sufficienza, in modo che risulti coerente e soddisfacente all'allievo, in modo analogo a quanto si puo' fare quando si puo' spiegare la disimmetria del vincere/perdere benche' a forze uguali tramite la disimmetria dello scambio energetico.
Cose da spiegare, tutte insieme, poiche' tutte insieme si presentano nei casi
quotidiani.
- velocita' limite: fr=k*v vlim=k*F
- forza di stacco, forza di attrito statico: f=k*N
- forza di mantenimento del moto, forza di attrito dinamico: f=k*N
- casi limite: ref: frpmsg
- omnipresenza della forza peso, di conseguenza la composizione delle forze nel
provocare gli effetti. E' possibile ridursi ad 1 sola forza quando la forza peso
e' la sola forza ad agire; pero' se ci riduciamo solo a questi casi, si puo'
indurre il preconcetto che i fatti visti siano peculiari della forza peso e non
di tutte le forze.
f=dp/dt, non e' f=dp/dx
esof: Forze, didattica.