^^Paragone tra lo studio di rimbalzi e scivolate.

C'e' da capire che delle scelte sono state fatte, il corso non e' a caso, c'e' un progetto. In questo progetto per l'insegnamento della fisica nella scuola media superiore 1985 - 2010, c'e' una parte introduttiva, e poi il resto. Il resto sono i vari argomenti in cui la fisica e' suddivisa dai fisici. Qui e' affrontato un capitolo della parte introduttiva, e che potremmo titolare "Misurare un valore piu' volte, e misurare una corrispondenza".

Ho organizzato lo studio in questo modo (A)

Detto in modo conversativo: studiare i rimbalzi e le scivolate con uno schema che si ripete:

  1. Misurare la stessa grandezza-valore nelle stesse condizioni, ripetendo 30 volte
  2. Misurare la corrispondenza di 2 grandezze variabili.

in modo da imparare anche lo schema di studio (magari ! ).

Considerazioni didattiche

"Misurare la stessa grandezza nelle stesse condizioni, ripetendo 30 volte", tutto qui?

E' una rottura cognitiva rispetto al modo di fare usuale del mondo comune, difatti: chi ripete 30 volte la stessa misura? per il pensiero comune la misura e' 1(una), e quando l'hai fatta e' quella, perche' ti dovresti pesare 2 volte? Ma questo modo di fare comune, per il fisico e' un modo ingenuo.
Cosi' come le foglie di un albero sembrano tutte uguali, ma a ben guardare sono tutte diverse,
cosi' i rimbalzi ripetuti sembrano tutti uguali, ma a ben guardare sono tutti diversi.
Questa variabilita', il ri-conoscerla e saperla descrivere e' l'obiettivo generale dello studio n.1

"Misurare rimbalzi e scivolate", tutto qui?

Gli esperimenti sono previsti in modo tale che le misure da fare siano da fare su delle azioni e non su delle cose.
Invece purtroppo la consuetudine scolastica italiana ad 0ggi 2004, e' di avviare i bambini solo alla misura delle cose e non anche delle azioni.
Misurare le azioni e' piu' complesso, cio' non ostante andrebbe fatto poiche' ci sono aspetti cognitivi fondamentali che andrebbero affrontati allora.

Gli aspetti comuni nello studio degli argomenti specifici.

  1. lo studio del FENOMENO SPECIFICO e non di un metodo in astratto
  2. imparare a MISURARE
  3. RIPETERE il piu' similmente possibile un esperimento
  4. il PIANO CARTESIANO usato come RIFERIMENTO SPAZIALE per misurare le coordinate cartesiane
  5. imparare a elaborare una STATISTICA
  6. imparare a usare il FOGLIO DI CALCOLO
  7. imparare a PARAGONARE, come sistema per conoscere.
  8. il PIANO CARTESIANO usato come SPAZIO ASTRATTO per fare i grafici cartesiani delle corrispondenze.

Essere consapevoli dei diversi aspetti e studiarli contemporaneamente, conviene per avere un piatto ricco, efficienza, e chiarezza di pensiero.
Anche ritrovarsi con tutti questi altri aspetti comuni di studio non e' un caso, ma e' stato ricercato.
Ora, per chi inizia, si tratta di non perdersi.

Titolo alter

Paragone-somiglianze tra gli studi, aspetti dello studio, di rimbalzi e scivolate.

Somiglianze con altri fenomeni

Guardando per energia possiamo distinguere:

fase 1: lancio-avvio: un'energia si trasforma in en cinetica

fase 2: arresto-esaurimento del moto: en cinetica diminuisce, in modo dissipativo o conservativo.

Cosi' guardando sono molti i fenomeni concreti che possono essere assimilati:

 

Paragone: Misurare valori e corrispondenze.

Dipendenze; percorso di studio.

Distribuzioni; statistica.