La proposizione nella quale consiste il cosiddetto «principio d'Archimede», testualmente dice:
«Un corpo più pesante del liquido nel quale lo si immerge, discenderà al
fondo, ed il suo peso, nel liquido, diminuirà d'una quantità misurata da ciò che
pesa un volume di liquido uguale a quello del corpo».
ref:
Archimede.
Un corpo fermo in un liquido fermo, subisce dal liquido una forza totale,
opposta alla forza peso totale del liquido occupato:
A = -PLO es: +3 = -(-3)
dato che esiste anche il principio di Archimede della leva !
Archimede e' stato il piu' grande
fisico dell'antichita'
E' opportuno porsi per semplicita' in situazione statica, altrimenti intervengono le forze dovute al moto relativo tra liquido e corpo, che complicano la descrizione
Si dichiara esplicitamente che ci si riferisce
alla forza subita dal liquido. Se il corpo fosse poggiato sul fondo,
subirebbe anche la forza del fondo.
Inoltre quando si dice "la forza di Archimede", e si domanda: "chi fa la
forza verso l'alto", verrebbe da dire "Archimede". ref:
come chiamarla?
La forza del liquido in situazione statica e' perpendicolare alla superficie del corpo, ciononostante la sua risultante e' verticale verso l'alto.
La distribuzione della forza e' sottinteso dall'aggettivo "totale" per entrambe le forze: peso e di Archimede.
Esplicitiamo il peso come forza, sottintesa distribuita sulla massa, e il considerare la risultante "forza peso totale"
Senza aver visto la raccolta qui
"immerso" da' problemi con la sua presenza: immerso totalmente o parzialmente ? Senza "immerso", dicendo solamente "in un liquido", si intende piu' facilmente "cmq sia nel liquido", parzialmente o totalmente.
un corpo in un liquido subisce dal liquido una forza risultante verticale verso l'alto (A), opposta al peso del liquido sostituito (PLS).
A = -PLS es: +3 = -(-3)
Un corpo in un liquido subisce una forza idrostatica totale che e' verticale verso l'alto, opposta alla forza peso totale del liquido occupato dal corpo.
A = -PLO es: +3 = -(-3) PLO forza peso liquido occupato
ho voluto introdurre questa parola, poiche' e' utile usare il linguaggio specialistico: quando ci vuole ci vuole; ai bimbi piacciono i paroloni.
In questo caso specifico permette un enunciato piu' sintetico: per come ci sono arrivato, "idrostatica" qui sta per "fatta dall'acqua ferma"
Ho visto che la parola e' capita, sicuramente nella parte "idro", meno nella parte "statica".
fa rotolare meglio il significato della frase
si potrebbe dedurre dal fatto che e' opposta alla forza peso, ma siccome e' il soggetto principale dell'enunciato, lo diciamo esplicitamente, e poi diciamo che e' opposta alla forza peso totale
ho sempre fermato ad "occupato", provo a lanciare "occupato dal corpo" per vedere come e' accolto
Quando entro in acqua, occupo lo spazio prima occupato dall'acqua, mi sostituisco all'acqua.
Quindi io occupo uno spazio, non occupo un liquido.
Se penso al liquido come fosse lo spazio, dico "liquido occupato", che e' capibile, ma mi sembra un po' un abuso.
Lo spazio immerso del corpo e' = allo spazio del liquido occupato dal corpo.
volume immerso del corpo r' = al volume del liquido occupato
Il corpo occupa una parte dello spazio che dovrebbe essere occupato dal liquito.
Un corpo in un liquido subisce dal liquido una forza risultante verticale verso l'alto (A), di intensita' =
un corpo in un liquido subisce dal liquido una forza risultante verticale verso l'alto (A), la sua intensita' e' uguale al peso dello spazio immerso riempito di tale liquido.
Un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dal basso verso l'alto, pari al peso del volume del liquido spostato.
Il liquido esercita una spinta dal basso verso l'alto sul corpo immerso, pari al peso del volume del liquido spostato
Alla scuola media, quando avevo imparato il principio di Archimede, mi domandavo perche' dovessi dire "il peso del volume", mi sembrava superfluo, bastava dire "il peso". E' probabilmente la prima frase che ho cercato di rifinire e rendere irriducibile. Così me lo ero modificato in:
Formalmente la si puo' considerare una sostituzione di significante, cioe' 2 modi di dire di ugual significato, pero' emotivamente: "ricevere una spinta" e' piu' gentile di "subire una forza".
Formalmente equivalenti, pero' "dal basso verso l'alto" sembra piu' espressiva del piu' breve "verso l'alto".
Questo modo di dire e' esatto alla lettera quando il liquido ha un innalzamento del livello trascurabile. In tal caso il liquido spostato e' esattamente quello rimpiazzato dal corpo.
Altrimenti per "liquido spostato" si intende il volume del corpo che sta sotto il livello del piano libero dell'acqua.
Ipotizzo che la ragione di questo "immerso" sia legata al testo storico, che parla solo del corpo che va a fondo. Non ho il tempo di fare uno studio storico. La mia scelta scolastica e' di un "principio del galleggiare" che parli appunto della forza subita anche nella situazione di galleggiamento e non solo di affondamento.
il liquido deve circondare tutta la superfice, altrimenti come nel caso del sommergibile che si adagia su un fondo argilloso, si "impantana-appiccica" al fondo, poiche' l'acqua non arriva a spingerlo dal di sotto.
Dicendolo in astratto: la superficie del corpo immersa deve essere bagnata.
La parte di corpo che sta sotto viene chiamata "parte immersa", ed e' la causa della forza di Archimede. Cio' che conta e' il suo volume e non la sua superficie.
Il principio di Archimede e' stato vezzeggiato nell'esprimerlo, per cui, e' bello parlarne. Dal punto di vista strettamente formale pero', conviene rifarsi alla formula, invece che perdersi nelle parole, che non potranno mai avere la precisione delle formule, ma ci potranno dare delle sfumature-profumi. Hanno 2 habitat diversi e contigui, ed e' bene coltivarli entrambi. A parole la scelta migliore forse rimane la formulazione classica, poiche' anche se non completamente precisa, e' la piu' immediatamente comprensibile, e quindi un gran passo verso la formulazione esatta, che puo' essere data come precisazione: "spostato" nel senso di "volume immerso". Forse la versione inglese e' la migliore.
Oltre il principio di Archimede sul galleggiamento, c'e' anche il "principio della leva".
Volume spostato minore del volume immerso.
esof: Principio.