^^Platone.

 

The Theaetetus is one of Plato's dialogues concerning the nature of knowledge, written circa 369 BC.

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Teoria delle idee di Platone.

Platone; le 5 categorie platoniche.

wp/Theaetetus_(dialogue)

Allegoria della caverna. 7° libro della Repubblica

https://btfp.sp.unipi.it/dida/resp/ar01s35.xhtml

 

 

 

 

Dal Libro7 - La Repubblica - Platone

 

«E se qualcuno, Glaucone, chiedesse loro: "Mirabili uomini, di quali numeri state parlando, nei quali l'unità è come voi pretendete, ognuna perfettamente uguale all'altra, senza la minima differenza e senza avere in sé parti distinte?", che cosa risponderebbero, secondo te?»

 

«Questo, penso: che essi parlano di ciò che si può solo concepire con l'intelletto e non
si può trattare in nessun altro modo».


«Vedi dunque, caro amico», proseguii, «che forse questa disciplina ci è davvero necessaria, poiché è evidente che costringe l'anima a fare uso del puro intelletto per giungere alla pura verità?»

 

«E in effetti ottiene proprio questo risultato», disse.


«E allora? Avrai già avuto modo di notare che gli individui naturalmente portati per il calcolo sono, per così dire, acuti d'ingegno in tutte le discipline, mentre coloro che sono lenti ad apprendere, se istruiti e addestrati nell'aritmetica, pur non ricavandone altra utilità, fanno tutti per lo meno qualche progresso e diventano più acuti di prima?»

 

«è così », rispose.
 

«E comunque penso che non ti sarà facile trovare molte discipline più faticose di questa per chi la apprende e la pratica».
 

«No di certo».
 

«Per tutte queste ragioni essa non va trascurata, ma dev'essere insegnata agli individui dotati della natura migliore».


«Sono d'accordo», disse.
 

«Ecco dunque che abbiamo stabilito la prima disciplina», ripresi. «Come seconda vediamo se ci è utile quella che si connette ad essa».


«Quale?», domandò. «Intendi dire la geometria?»

 

«Proprio questa», confermai.
 

«Per quanto attiene alla guerra», disse, «è chiaramente utile: corre molta differenza tra l'essere esperti o meno di geometria quando si tratta di porre l'accampamento, occupare postazioni, riunire e dispiegare le forze ed eseguire tutte le altre manovre militari in battaglia e in marcia».
 

«Ma per questo», obiettai, «può bastare anche una piccola parte di geometria e di calcolo. Bisogna invece esaminare se la parte maggiore e più progredita della geometria mira a far scorgere più facilmente l'idea del bene. A questo fine, diciamo, tendono tutte le discipline che costringono l'anima a volgersi verso quel luogo dove ha sede la parte più beata dell'essere, che ella deve in ogni modo contemplare».


«Hai ragione», disse.


«Pertanto, se la geometria costringe a contemplare l'essenza è utile, se costringe a contemplarne le propagazioni, no».
 

«D'accordo».