La concezione con la quale ho lavorato su questo argomento "misurare modellare prevedere" e' la seguente, detto in linguaggio grafico:
La dichiaro esplicitamente per chiarezza, dato che sono possibili e altrettanto valide anche altre concezioni, ad es nella concezione di modello includere la possibilita' di prevedere, quindi il modello gia' e' in grado di prevedere di per se stesso.
Penso che si possa schematizzare cosi'; misurare modellare prevedere.
Dopo aver misurato, rimane modellare e prevedere. Come si relazionano tra loro
queste 2 fasi?
Nella pratica didattica mi e' successo cosi':
- caso: prima modellare e poi prevedere
- caso: cercare di prevedere, e per far cio' intanto modellare cercando di
mettere assieme i tanti piccoli tentativi di previsione
In pratica didattica succede che solo alcuni allievi reagiscono alla
modellazione, cioe' alla domanda "qual e' la regola?", tutti capiscono
invece la domanda "come prevedere?".
Idea: modellare mentre si cerca di prevedere. Cioe': mentre cerco di
prevedere, intanto costruisco il modello. Invece di modellare e prevedere in 2
fasi separate, farlo in contemporanea.
Penso che siccome il modellare e il prevedere devono essere collegati tra loro, dopo aver sperimentato per conoscenza didattica a un approccio separato, convenga presentare le domande di modellazione e previsione tutte assieme, facendo anche piccolo richiamo al modellare-prevedere
d: qual e' la regola (o formula, o legge fisica, o sistema, o procedimento, per il momento non importa come chiamarlo) che permette di calcolare-prevedere quale sara' l'altezza del rimbalzo?
Per focalizzarci al problema di capire la regola-formula del rimbalzo, usiamo
una tabella semplice a 2 colonne:
1 x=hs: i valori delle altezze di sgancio
2 y=hr: la nostra miglior stima dei valori dei rimbalzi.
Rimbalzi; hr=f(hs) altezza_rimbalzo inFUNZIONEdi altezza_sgancio; qual e' la regola?.
Proporzionalita' Ref: percorso di studio 2003.