Fare una Misura calorimetrica dell'energia elettrica, trasformandola in calore tramite l'Effetto joule.
In pratica: immergere in acqua un resistore percorso da corrente elettrica, e misurare l'incremento di temperatura dell'acqua.
Il fenomeno-esperimento ed i suoi dati-misure, si possono organizzare teoricamente in piu' modi-prospettive.
La prospettiva piu' semplice e':
Supponiamo di sospettare che sia:
P = k*V*I | la potenza elettrica assorbita da un bipolo proporzionale alla sua tensione e alla sua corrente, in totale al suo prodotto V*I |
Come metterlo alla prova?
(V;I) → P=k*V*I → ∆E=P*∆t → Q=∆E → Q=c*M*∆T
in totale: P*∆t = c*M*∆T
∆T = k*P | ∆T l'incremento di temperatura, proporzionale alla potenza del riscaldamento |
sotto la condizione che: nel ripetere gli esperimenti variando V*I, rimangano invariate tutte le altre variabili:
cioe' riscaldare lo stesso corpo, per gli stessi tempi, con potenze diverse.
Come fare se si fa con un tempo diverso o una massa diversa? Sia per il singolo sperimentatore, che per confrontare sperimentatori diversi? I dati sono persi, o si puo' ricollegarli, ricondurli ad un'unica interpretazione a favore o contro l'ipotesi da verificare? Si puo'.
Riportarsi alle variazioni all'unita' di tempo
Q | c*M*∆T | |||||||||
1) | Q | = c*M* | ∆T |
|
= |
|
||||
∆t | ∆t | |||||||||
Q | ∆T | Q | ||||||||
2) |
|
= c*M* |
|
P | = |
|
||||
∆t | ∆t | ∆t |
1) calore e incremento di temperatura sono proporzionali
2) potenza termica e velocita' di incremento della temperatura sono proporzionali
Riportarsi alle variazioni all'unita' di massa. Se l'energia assorbita dall'acqua raddoppia, ma anche la massa d'acqua, allora ogni parte riceve ancora la stessa quantita' di energia, e quindi si manifesta lo stesso incremento di temperatura.
P | ∆T | ∆T | 1 | P | ||||
|
= c* |
|
|
= |
|
* |
|
|
M | ∆t | ∆t | c | M |